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Un francobollo per Silvio Berlusconi, l’iniziativa di Poste Italiane

Anche chi, collezionista, non lo ha mai apprezzato né come imprenditore né come politico, correrà ad 'accaparrarsi' la nuova emissione filatelica

Poste Italiane ha reso omaggio a Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia ed ex Presidente del Consiglio, con un francobollo commemorativo emesso il 29 settembre. Ovvero nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 88° compleanno. Berlusconi, scomparso il 12 giugno 2023, ha lasciato, nel bene e nel male, un segno profondo nella recente storia italiana.

Com’è fatto il francobollo

Il francobollo, con un valore di 1,25 euro, è stato stampato in 350.010 esemplari. Al centro della grafica campeggia un ritratto di Berlusconi, vestito con la sua classica giacca nera, mentre sullo sfondo appaiono le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea, a simboleggiare la sua influenza tanto a livello nazionale quanto internazionale. Il bozzetto è stato curato dal Centro Filatelico dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, noto per la sua attenzione ai dettagli e alla qualità dei materiali utilizzati.

Francobollo commemorativo di Berlusconi emissione 29 settembre
Foto X @PosteItaliane

Questo francobollo non rappresenta solo un semplice omaggio grafico, ma incarna il ricordo della figura di Berlusconi come imprenditore, uomo politico e uomo di sport. Durante la sua carriera, è riuscito a intrecciare rapporti diplomatici con leader mondiali, come nel caso famoso dell’incontro tra Bush e Putin a Pratica di Mare nel 2002. Tali gesti lo hanno reso una figura importante non solo nella politica italiana ma anche a livello internazionale.

Tiratura limitata

L’iniziativa del francobollo commemorativo, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stata accolta con emozione da parte di coloro che lo hanno conosciuto da vicino. Tra i tanti messaggi di tributo, spicca quello della senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, che ha sottolineato quanto Berlusconi manchi ancora oggi a chi lo conosceva personalmente e al Paese in generale. Anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha ribadito come la sua eredità rimanga forte non solo per coloro che lo hanno sostenuto, ma anche per chi, in passato, lo ha criticato ma ora riconosce le sue doti.

Berlusconi, uomo divisivo

Oltre alla figura politica e imprenditoriale, Berlusconi è stato ricordato per la sua capacità di innovare il linguaggio e la comunicazione politica in Italia, unendo spesso toni spontanei e comunicazione diretta. Questo francobollo, dunque, rappresenta non solo un tributo alla sua figura, ma anche una celebrazione di uno stile politico unico che ha segnato un’epoca.

Francobollo commemorativo Berlusconi, il figlio Pier Silvio
Pier Silvio Berlusconi col figlio Lorenzo, nipote del Cavaliere. Foto Ansa/Daniel Dal Zennaro

Il francobollo commemorativo segna un nuovo capitolo nella memoria del Cavaliere. Un uomo che ha saputo lasciare oggettivamente un segno indelebile nella storia contemporanea del nostro Paese. La tiratura limitata rende il francobollo un oggetto non solo di collezione, ma anche di riflessione. Certamente Berlusconi, che fino all’ultimo ha cercato di coronare la sua carriera diventando – senza riuscirci – presidente della Repubblica, è stato un uomo divisivo.

In barba al suo sogno di piacere a tutti gli italiani, li ha invece divisi e contrapposti. Perciò ci sarà sempre chi non lo ricorderà volentieri. E tantomeno apprezzerà il francobollo commemorativo. Salvo se collezionista. A quel punto il valore storico ed economico dell’oggetto potrebbe far superare ritrosie e idiosincrasie personali. Specie a tutti coloro che, pur non avendo mai apprezzato la figura del fondatore di Forza Italia, desiderano possedere a tutti i costi il francobollo in cui si riporta la sua effige.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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