Applausi a scena aperta con un parterre di oltre settecento ospiti sono accorsi alla sfilata di Anton Giulio Grande alla Milano Fashion Week, Sezione Lineapelle-Unic Concerie Italiane.

Il celebre couturier calabrese svela la sua nuova Spring/Summer 2025 che prende spunto da due miti del cinema internazionale: Brigitte Bardot e Alain Delon, un omaggio a quest’ultimo ad un mese dalla sua morte. E sono proprio i colori della Costa Azzurra, la palette vibrante del giallo e dell’arancio che esprimono l’infinita creatività e la maestria della cura dei dettagli di Grande. Lo stilista porta in passerella trentatré look donna e tredici uomo in cui le lavorazioni certosine dei pellami brillano con applicazioni di swarovski, perle, cristalli, applicati dalle petites mains. Un glamour raffinato e contemporaneo, ispirato alle due icone, sfila con le colonne sonore di Comme au Cinéma cantata proprio da Delon e Parole Parole Parole di Mina cantata sempre da Delon con Dalida, e trapela nelle lavorazioni interamente Made in Italy realizzate in collaborazione con l’Italiana Accessori, partner del designer anche in questa nuova stagione. Nel front row ad applaudire le nuove proposte si distinguevano: Valeria Marini, Elisabetta Pellini, Pino Quartullo, Youma Diakite, Mirca Viola, Susanna Messaggio, Daniel McVicar. Su VelvetMAG Anton Giulio Grande racconta in esclusiva la sua nuova collezione intitolata B.B. : Et Dieu créa la femme…et Alain.

ph. credits: Loris Patrizi

Anton Giulio Grande, intervista esclusiva VelvetMAG

Come avviene la scelta di ispirarsi a due divi cinematografici mondiale?

Da sempre la mia linfa creativa sono stati il cinema e la televisione. Sono nato negli Anni Settanta, ho vissuto ed assaporato la tv e il cinema di attualità. Attualmente non mi ritrovo più con il grande schermo di oggi. Negli Anni Ottanta vedevo le pellicole d’antan ed ero affascinato da tutto il periodo tra gli Anni Trenta e Settanta. Il mondo pre social era appannaggio di pochi. Ho amato molto Brigitte Bardot per la sua innegabile bellezza ed eleganza, lei ha saputo lanciare dei look rimasti nella storia. Era una donna libera, come nel film Et Dieu créa la femme. Lei è stata la prima donna a mostrarsi al mondo seminuda proprio in quel film leggendario mentre ballava. Il suo nome divenne la sigla B.B., celebrò la Costa Azzurra ed il suo glamour, prima diva animalista dell’epoca, una personalità forte, trasgressiva e moderna.

Quali look della Bardot ha portato in passerella?

Le camicine che si annodano, gli hot pants, abiti succinti che ho reinterpretato con lavorazioni in pelle. Ho creato una collezione ispirata a quegli anni. Sono coerente con il mio stile, prendo degli spunti, ma poi li reinterpreto a mio modo con delle note di sensualità, tratti d’istinto.

ph. credits: Loris Patrizi

Il suo infatti è uno stile che trasuda sempre sensualità.

Direi iper femminile e sexy, votato al colore, in collezione appaiono delle proposte ricercate, importanti, ma al contempo sensuali.

Come ha immaginato il suo moderno Alain Delon?

Di lui sono rimasto colpito dalla sua fragilità. A mio avviso è stato l’uomo più bello del pianeta, ha superato il concetto di estetica in evoluzione ed è diventato un’opera d’arte nel tempo. Un uomo dall’eleganza innata, involontariamente e inconsapevolmente un’icona fashion.

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Anton Giulio Grande dall’alta moda alla sperimentazione di lavoro sulla pelle

Sebbene lei provenga dall’alta moda, ha sviluppato con successo un immenso lavoro di ricerca e sperimentazione sulla pelle, quanto impegno c’è dietro a ciò che abbiamo ammirato in passerella?

Direi una profonda coerenza, poiché nessuna cosa deve passare inosservata. In ogni mio abito, accessorio voglio essere riconoscibile, ogni capo è coccolato, studiato nei minimi dettagli, adoro gli abbinamenti, oggigiorno non sono più così di moda, ma vorrei che ritornasse questo concetto di stile e di bon ton. Il giubbotto con il fiore che richiama il satin della gonna intrecciata, le lavorazioni  delle giacche che fanno da cornice ai pizzi. Anche la pelle che impreziosisce i capi ricorda la mia alta moda riconoscibile.

Per lei questa è la terza edizione di Lineapelle, cosa prova a calcare la passerella milanese?

Questa è stata un’edizione molto felice, l’accoglienza del pubblico, l’organizzazione mi hanno reso felice. Sono grato di poter presentare le mie collezioni in un contesto differente rispetto a quello della mia alta moda. Se è vero che la vita è un banco di prova, con questa sfilata ho cercato di sfidare me stesso cimentandomi con delle nuove lavorazioni e su un nuovo terreno, quello dei pellami, dove ho ancora da imparare. L’importante è fare delle cose che lascino un’impronta e una riconoscibilità in evoluzione.

ph. credits: Loris Patrizi

Tra i suoi progetti futuri cosa può svelarci?

Ci sono dei contatti con l’estero per ampliare il mercato. Vorrei sperimentare nuove tendenze pur rimanendo fedele al mio stile, al Made in Italy, che andrebbe maggiormente tutelato.

Una diva di oggi che potrebbe essere la testimonial di Anton Giulio Grande?

E’ profondamente cambiato il concetto di diva, con le pagine Instagram le celebrities attuali interagiscono con i fans. Come ad esempio Bianca Balti che ha annunciato il suo tumore sui social e si è mostrata con la malattia in ospedale, o Julia Roberts senza trucco, Eleonora Giorgi che lotta anch’essa con il tumore, o Madonna che si svela non al massimo della forma. La diva oggi è a portata di mano, si è umanizzata. Charlize Teron è una bellezza che ammiro sia esteticamente che caratterialmente. Una donna che ha qualcosa da dire, che ha personalità, con un talento, perché la bellezza non può essere fine a se stessa, poiché è un valore transitorio. La bellezza sfiorisce, una donna solo bella rischia di divenire noiosa, va coltivato il talento, l’intelligenza e la personalità, che deve superare il lato estetico. Si diventa belle a volte non essendolo oggettivamente ed esteticamente, ma talvolta la personalità è così spiccata da superare la bellezza estetica.

ph. credits: Loris Patrizi

Tutte le affascinanti proposte Spring/Summer 2025 di Anton Giulio Grande

Tra le proposte di Anton Giulio Grande anche i costumi da bagno; bikini ed interi, ricamati con swarovski abbinati a gonne gitane, abiti da sera nella palette cromatica che vira dal fucsia, al rosso, al giallo con swarovski, paillettes, jais, per un mood moderno ed accattivante. Gli abiti da gran sera hanno gonne importanti, da ballo, con centinaia di merletti e frange e i mini dress sono ricamati. Il giallo e l’arancio sono i colori predominanti della collezione, nuance ispirate all’estate e alla Costa Azzurra. Le camicie da uomo possono essere indossate con facilità anche da lei, per un guardaroba che travalica i confini di genere, grazie al tourbillon di pelli ricamate, frange di seta intrecciate a mano. Anche per questa nuova stagione 2025 si rinnova e prosegue la collaborazione tra Anton Giulio Grande ed Italiana Accessori srl che ha curato lo studio e la decorazione dei capispalla in pelle e delle personalizzazioni in strass e paillettes. La sfilata è stata realizzata in collaborazione con: LINEAPELLE – UNIC Concerie Italiane; Italiana Accessori S.r.l. Hair – Franco Curletto; Make Up – Maurizio Calcagno.