Il 30 settembre 2024, presso Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha accolto Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, uno dei più grandi fondi di investimento al mondo con un patrimonio gestito di oltre 10,5 trilioni di dollari. Ma perché il capo del Governo di uno Stato del G7 incontra nella sede dell’esecutivo – quindi al massimo grado istituzionale – un privato amministratore che ovviamente fa lobbying per la causa della sua impresa? Per attirare investitori stranieri nel nostro Paese, si dice. I detrattori, invece, sostengono che il Governo ‘sovranista’ di destra stia svendendo le ultime partecipazioni statali nelle grandi aziende pubbliche per fare cassa.  

Durante il colloquio, Meloni e Fink hanno discusso della possibilità di espandere la presenza di BlackRock in Italia, con particolare attenzione alla creazione di data center. Queste strutture sono cruciali per il supporto di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, e richiedono un’ingente quantità di risorse energetiche. Proprio per questo motivo, un accordo con Enel potrebbe rivelarsi determinante per garantire l’approvvigionamento energetico necessario a questi progetti innovativi.

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Da Larry Fink a Elon Musk

Oltre al settore tecnologico, BlackRock ha manifestato interesse verso lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, in particolare porti e aeroporti. Questi investimenti rientrano in una strategia più ampia del Governo Meloni volta a modernizzare l’Italia, migliorando la competitività internazionale e rafforzando i collegamenti interni ed esterni.

Meloni non è nuova a una politica di relazioni dirette con imprenditori e finanzieri nordamericani. Ha esibito spesso e volentieri la sua “amiciziapersonale con Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. Fondatore del colosso delle auto elettriche, Tesla, e proprietario di X, il social media più importante per politici, imprenditori e istituzioni, è stato Musk a consegnare alla presidente del Consiglio italiana il Global Citizen Award 2024, lo scorso 24 settembre a New York.

Africa e Ucraina

E adesso, stando a quanto emerge dalla visita di Fink a Palazzo Chigi, un altro tema centrale dell’incontro con Giorgia Meloni è stato il Piano Mattei. Ovvero l’iniziativa politica che Meloni sta promuovendo per consolidare i rapporti economici con il continente africano. Il capo del fondo d’investimento BlackRock ha espresso il suo desiderio di coinvolgimento in questo progetto, specialmente nei settori dell’energia e delle risorse idriche.

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Nel corso della discussione, è stata affrontata anche la questione della ricostruzione dell’Ucraina, un tema su cui l’Italia intende giocare un ruolo da protagonista. È prevista per il 2025 una conferenza internazionale proprio sul suolo italiano, dove verranno esaminati ulteriori investimenti per sostenere il Paese devastato dalla guerra.

BlackRock nell’economia italiana

L’incontro con il massimo rappresentante del fondo americano BlackRock si inserisce dunque in una serie di colloqui che il Governo italiano sta conducendo per attrarre investitori stranieri di alto profilo. È chiaro che quando si fanno incontri a Palazzo Chigi, col capo del Governo in persona, si chiede il massimo. E il massimo delle condizioni favorevoli perché un colosso della finanza mondiale investa in un grande Paese come l’Italia significa in primo luogo defiscalizzazione, abbattimento dei costi, massimizzazione dei profitti. Anche a discapito della qualità dei posti di lavoro che vengono offerti.

Oltre a BlackRock, altre grandi aziende americane, come Microsoft di Bill Gates e Tesla di Elon Musk, hanno manifestato interesse a investire in Italia. Quest’ultimo incontro fra Meloni e Fink ha sottolineato la crescente importanza della collaborazione tra la finanza internazionale e lo Stato italiano, con l’obiettivo di promuovere la crescita economica e l’innovazione tecnologica. L’auspicio è che vi siano poi davvero ritorni economici, infrastrutturali e industriali per gli italiani; non soltanto un ritorno di profitto per Larry Fink.