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Nuova cometa in arrivo nei cieli: uno spettacolo celeste imperdibile

Alla fine di questo mese sarà maggiormente visibile. Potrebbe brillare più di Venere

Negli ultimi anni, gli amanti dell’astronomia e della cometa in particolare hanno avuto l’opportunità di ammirare diversi fenomeni spettacolari. Ma quello che ci attende a fine ottobre 2024 promette di essere uno degli eventi più affascinanti. Si tratta della cometa C/2024 S1 (ATLAS), recentemente scoperta e che potrebbe regalare un vero e proprio spettacolo nei nostri cieli.

Cometa, fenomeno unico

Gli astronomi sono in fermento: la C/2024 S1 (ATLAS), scoperta quest’anno, sembra destinata a diventare una delle comete più luminose mai osservate negli ultimi decenni. Previsioni iniziali indicano che la sua luminosità potrebbe addirittura superare quella di Venere, rendendola visibile ad occhio nudo anche nelle aree meno fortunate dal punto di vista dell’inquinamento luminoso.

Cometa ottobre 2024
Foto X @st_slava

Quando e come osservarla

La cometa sarà più visibile verso la fine di ottobre 2024, quando raggiungerà il perielio, ovvero il punto della sua orbita più vicino al Sole. Durante questo periodo, gli esperti consigliano di cercare un luogo buio, lontano dalle luci della città, per godere appieno di questo spettacolo celeste. Non sarà necessario l’uso di telescopi professionali: la cometa potrebbe essere visibile ad occhio nudo, con una coda lunga e brillante che illuminerà il cielo notturno.

Le comete sono sempre state oggetto di grande fascino e curiosità. Provenienti dalle regioni più remote del sistema solare, queste masse di ghiaccio e polveri si avvicinano al Sole solo raramente, offrendo spettacoli unici e imprevedibili. La C/2024 S1 (ATLAS) non fa eccezione e gli studiosi sono già impegnati a raccogliere dati preziosi sulla sua composizione e traiettoria.

L’importanza della scoperta

La scoperta di nuove comete rappresenta un importante passo avanti per la comprensione del nostro sistema solare e della formazione di questi affascinanti corpi celesti. Gli studi condotti sulla C/2024 S1 (ATLAS) potrebbero fornire nuove informazioni sulla composizione del materiale primordiale da cui è nato il sistema solare, contribuendo a svelare i misteri che ancora circondano l’origine della Terra e degli altri pianeti. L’attesa cresce e tutti gli appassionati di astronomia sono pronti a sollevare lo sguardo al cielo per non perdersi un evento che potrebbe rimanere nella storia.

Cometa Atlas osservazione astronomica
Foto X @mswin01mk2

Ad oggi, precisa Wired, la cometa si trova nella costellazione dell’Idra. Le previsioni, come riferito da EarthSky, indicano che la cometa raggiungerà una luminosità compresa tra -5 e -7 quando si avvicinerà al Sole. Quindi al perielio, il 28 ottobre. Per rendersi conto, questi intervalli renderebbero la cometa ancora più brillante del pianeta più luminoso, Venere.

La cometa dall’emisfero australe

Chi si trova nell’emisfero australe potrà ammirare l’evento prima del perielio, mentre dopo il suo incontro ravvicinato con il Sole (se sopravvive!), la cometa potrebbe offrire uno spettacolo unico, nelle primissime ore della mattina, anche per l’emisfero settentrionale. Tuttavia, non bisogna scordarsi che le comete sono notoriamente imprevedibili.

Speriamo che questa cometa sopravviva e ci offra un grande spettacolo tra qualche settimana!”, ha commentato Gianluca Masi. Si tratta di un astrofisico del Virtual Telescope Project che l’ha osservata il 29 e il 30 settembre scorsi dall’osservatorio di Manciano (Grosseto). Ricordiamo, infine, che sta già andando in scena lo spettacolo della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, che il 9 ottobre prossimo dovrebbe raggiungere la sua massima luminosità.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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