L’ora solare sta per fare il suo ritorno, come ogni anno, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024. Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate indietro di un’ora, regalando un’ora in più di sonno, ma anche segnando il passaggio a giornate più corte, con meno ore di luce solare nel pomeriggio.
Il cambio orario da ora legale a ora solare è una pratica consolidata in molti paesi europei, compresa l’Italia, ed è nato con l’obiettivo di ottimizzare il consumo di energia, sfruttando al meglio le ore di luce naturale. Tuttavia, negli ultimi anni, questo sistema è stato messo in discussione e alcuni paesi hanno abbandonato del tutto il cambio di ora, mentre l’Unione Europea ha proposto di lasciare ai singoli stati la decisione di mantenere o abolire l’ora legale.
Origine del cambio ora
L’idea di spostare le lancette per sfruttare meglio la luce solare durante le giornate estive risale al 1784, proposta dallo scienziato Benjamin Franklin. Tuttavia, l’ora legale come la conosciamo oggi venne introdotta per la prima volta nel Regno Unito nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, per risparmiare carburante e carbone. L’Italia adottò questa pratica nello stesso periodo, ma con diverse sospensioni negli anni successivi, prima che diventasse una consuetudine dal 1966.
L’ora solare, al contrario, rappresenta l’orario naturale, basato sul movimento del sole. Quando le giornate iniziano ad accorciarsi con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, si torna a questo orario per ridurre il numero di ore di buio durante la mattina.
Impatto sulla salute dell’ora solare
Il passaggio dall’ora legale a quella solare può sembrare un semplice spostamento di lancette, ma ha un impatto significativo sul nostro corpo. Il ritmo circadiano, cioè l’orologio biologico che regola il ciclo sonno-veglia, viene disturbato da questo cambiamento. Anche se il ritorno all’ora solare consente di dormire un’ora in più, molte persone riportano sintomi di stanchezza, irritabilità e difficoltà a concentrarsi nei giorni successivi al cambio di orario.
Per alcuni individui, soprattutto per chi soffre di disturbi del sonno, questo passaggio può peggiorare la qualità del riposo, con conseguenze anche sul benessere generale. Gli esperti suggeriscono di prepararsi gradualmente al cambiamento, anticipando l’ora di andare a letto nei giorni precedenti e cercando di mantenere abitudini di sonno regolari.
Impatto sul consumo energetico dell’ora solare
Uno degli obiettivi principali dell’introduzione dell’ora legale era il risparmio energetico, riducendo la necessità di illuminazione artificiale nelle ore serali. Tuttavia, con l’evoluzione tecnologica e l’aumento dell’uso di dispositivi elettronici, l’efficacia di questo risparmio è stata messa in dubbio.
Studi recenti hanno dimostrato che i risparmi energetici derivanti dal cambio dell’ora sono minimi, se non del tutto trascurabili. Alcuni paesi hanno già abolito l’ora legale, come la Russia e la Turchia, mentre l’Unione Europea ha proposto una possibile abolizione generale, lasciando però ai singoli stati membri la decisione finale. L’Italia ha scelto di mantenere ancora questo sistema, almeno fino a decisioni più concrete a livello europeo.
Il dibattito sull’abolizione
L’abolizione dell’ora legale è un tema di dibattito acceso in Europa. La Commissione Europea ha proposto già dal 2019 di eliminare il cambio d’ora stagionale, dopo un sondaggio in cui la maggior parte dei cittadini si è espressa a favore di una scelta unica di orario. Tuttavia, le discussioni tra i paesi membri hanno rallentato l’adozione di questa misura, lasciando in sospeso la sua effettiva applicazione.
L’Italia si è mostrata favorevole al mantenimento dell’attuale sistema di ora legale e solare, ma resta da vedere come evolverà la situazione nei prossimi anni.
Il ritorno all’ora solare segna la fine delle lunghe giornate estive e l’arrivo dell’autunno e dell’inverno. Anche se il cambio d’ora continua a suscitare dibattiti sulla sua utilità, per ora resta una tradizione consolidata. I cittadini italiani dovranno dunque prepararsi a spostare indietro le lancette nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, adattandosi a nuove abitudini giornaliere e facendo attenzione agli effetti sulla salute e sul benessere generale.