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Al Pacino: “Durante il Covid sono quasi morto”

L'attore Premio Oscar ha dichiarato di recente la gravità della sua esperienza con la Pandemia

Nel 2020, durante la prima ondata della pandemia di COVID-19, molte star di Hollywood hanno contratto il virus, ma solo recentemente Al Pacino ha rivelato la gravità della sua esperienza personale. L’attore, noto per film iconici come Il Padrino e Scarface, ha raccontato di essere stato “quasi morto” dopo aver contratto il virus, spiegando che il suo cuore si è fermato per alcuni minuti prima che i medici riuscissero a rianimarlo.

Al Pacino
Al Pacino @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Una lotta contro il tempo

Nel suo libro di memorie in uscita, Sonny Boy, l’attore di Scarface ha raccontato di aver contratto il virus durante la pandemia nel 2020 e di essere “tecnicamente morto“, prima della diffusione dei vaccini in un momento in cui il mondo era ancora impreparato per affrontare le conseguenze devastanti del COVID-19. Nella sua testimonianza, ha raccontato che il suo corpo è crollato a causa delle complicazioni polmonari e cardiache legate al virus, portandolo in una situazione di estrema emergenza. “Non avevo più battito“, ha dichiarato Al Pacino al New York Times e a People. “Il mio cuore si era fermato, e per un attimo pensavo che non ci fosse più nulla da fare“.

Il ruolo fondamentale dei medici

L’attore ha sottolineato il lavoro straordinario del personale medico che si è preso cura di lui. “Erano vestiti come astronauti” ha raccontato Al Pacino, ricordando come i medici e gli infermieri affrontavano il virus con un mix di paura e determinazione. Al Pacino ha ammesso che i medici hanno fatto di tutto per riportarlo in vita, utilizzando tecniche di rianimazione avanzate e combattendo contro il tempo per salvargli la vita. “Sono stati loro i veri eroi“, ha detto, aggiungendo che senza il loro intervento non sarebbe sopravvissuto.

Al Pacino agli Oscar
Al Pacino alla Cerimonia degli Oscar @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Al Pacino, un recupero lento e doloroso

Il recupero di Al Pacino è stato lungo e difficile. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale, l’attore ha dovuto affrontare settimane di riabilitazione. “Non è stato facile tornare alla vita di tutti i giorni“, ha confessato. Ha descritto il percorso di recupero come una sfida fisica e psicologica, durante la quale ha avuto bisogno di assistenza continua e cure mediche costanti. “Mi sentivo debole e fragile, ma sapevo che dovevo continuare a lottare“.

Un messaggio di speranza

Ora che è guarito, Al Pacino è diventato un forte sostenitore della prevenzione e della vaccinazione contro il COVID-19. Ha incoraggiato i suoi fan e il pubblico in generale a prendere sul serio la malattia e a non sottovalutarne i pericoli. “Sono stato fortunato“, ha detto, “ma non tutti hanno avuto la mia stessa fortuna. Molte persone non sono sopravvissute“. La sua esperienza ha colpito profondamente i fan e l’industria cinematografica, ricordando quanto il virus sia stato devastante per molte vite.

L’attore ha anche voluto lanciare un messaggio di speranza, spiegando che la sua lotta contro il COVID-19 gli ha fatto apprezzare di più la vita e le piccole cose quotidiane. “Mi sento rinato” ha dichiarato ancora Al Pacino. “Ora vivo ogni giorno come se fosse un regalo“.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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