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Difficoltà a concentrarsi e frequenti mal di testa, sono sintomo di una patologia grave: sottovalutarli è un grosso errore

Il mal di testa è un sintomo comune ma che mette in allerta, soprattutto se associato ad altri fastidi come la mancanza di concentrazione

La concentrazione di questi tempi è sempre più difficile. Siamo costantemente bombardati da distrazioni che ci arrivano dal telefono, con i social, i podcast, i video. Per non parlare che in televisione a qualsiasi ora della giornata abbiamo a disposizione una vasta scelta in una lista infinita di film e programmi di intrattenimento.

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Il mal di testa frequente e la mancanza di concentrazione possono essere il segnale di una patologia – www.velvetmag.it

Eppure, ci sono momenti in cui c’è la necessità di staccare la spina e dedicarsi con attenzione a qualcosa, che sia lo studio, un lavoro difficile. Tuttavia quando la mancanza di concentrazione non dipende da ciò che ci sta intorno ed è accompagnata da frequenti mal di testa, sarebbe meglio approfondire.

Il mal di testa è un sintomo fastidioso che accomuna milioni di persone ma che non sempre dipende dallo stesso motivo. Ci sono mal di testa per sinusite, cefalee, emicranie, ma anche per altre patologie meno evidenti, come per esempio il colesterolo.

Colesterolo alto: come abbassarlo con la dieta mediterranea

La presenza di elevati livelli di colesterolo nel sangue si chiama ipercolesterolemia e coinvolge una grande fascia di popolazione che va all’incirca dai 35 ai 75 anni. E’ una patologia di solito sottovalutata ma può scatenare problematiche serie come malattie cardiovascolari.

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Qual è l’alimentazione giusta per abbassare il colesterolo? – www.velvetmag.it

I sintomi come difficoltà di concentrazione e mal di testa frequenti possono essere segnali da non trascurare, poiché rappresentano avvisaglie di un problema potenzialmente grave. C’è da dire che il colesterolo è un tipo di grasso essenziale per il nostro corpo ma come per  tutte le cose, quando diventa eccessivo diventa molto pericoloso, in particolare sotto forma di colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità, noto come “colesterolo cattivo”) che può accumularsi nelle arterie.

Questo accumulo porta alla formazione di placche aterosclerotiche, che restringono i vasi sanguigni e possono bloccare il flusso sanguigno, causando gravi complicazioni come infarti e ictus. D’altro canto, il colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità, o “colesterolo buono”) ha un effetto protettivo, trasportando il colesterolo in eccesso al fegato per essere eliminato.

Le cause dell’ipercolesterolemia possono essere molteplici. Tra i fattori principali vi sono una dieta ricca di grassi saturi, la sedentarietà, il fumo, l’uso di alcuni farmaci (come immunosoppressori e contraccettivi), e le alterazioni ormonali. Esiste anche una predisposizione genetica, nota come ipercolesterolemia familiare, che rende difficile mantenere i livelli di colesterolo entro limiti accettabili nonostante uno stile di vita sano.

Il trattamento dell’ipercolesterolemia si basa principalmente su modifiche dello stile di vita. L’alimentazione gioca un ruolo di primo piano: una dieta povera di grassi saturi e ricca di fibre, cereali integrali, legumi, frutta, verdura e olio d’oliva può contribuire a ridurre il colesterolo. È importante limitare il consumo di carni rosse, formaggi grassi, dolci e prodotti processati. Anche l’attività fisica regolare è fondamentale per migliorare il quadro lipidico. In alcuni casi, quando i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti, può essere necessario ricorrere a integratori naturali o farmaci come le statine. Tuttavia, è essenziale che questi trattamenti siano sempre accompagnati da una dieta equilibrata e un’attività fisica costante.

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