La celebre serie Emily in Paris è al centro di una disputa diplomatica inaspettata. La produzione della quinta stagione potrebbe spostarsi da Parigi a Roma, una decisione che ha sollevato obiezioni da parte del presidente francese Emmanuel Macron.

Il presidente francese ha espresso pubblicamente il suo disappunto, dichiarando che lo spostamento di Emily in Paris a Roma sarebbe “illogico” e che la serie deve restare fedele alla sua ambientazione originale, Parigi. Ecco la polemica sollevata da Macron.

Macron, foto Ansa – VelvetMag

Una questione di orgoglio nazionale

Emily in Paris è diventata un simbolo internazionale della vita parigina, promuovendo non solo l’immagine della capitale francese, ma anche la sua cultura e il suo stile di vita. Per Macron, mantenere la serie a Parigi è fondamentale per difendere questa immagine. La serie, seguita da milioni di persone in tutto il mondo, raffigura una versione idealizzata della vita nella capitale francese, contribuendo al suo fascino globale.

La possibilità che Roma prenda il posto di Parigi ha spinto Macron a reagire duramente, definendo la decisione della produzione come “insensata”. “Parigi è insostituibile“, ha affermato il presidente, “e l’anima della serie si perderebbe se venisse trasferita altrove“. L’accoglienza della notizia in Francia è stata mista, con molti che hanno sostenuto l’appello del presidente, vedendo la serie come parte del patrimonio culturale moderno del paese.

La replica di Roma: Gualtieri risponde

Dall’altra parte, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha colto l’occasione per sottolineare il fascino della sua città, rispondendo con ironia alle dichiarazioni di Macron. “Roma è una città altrettanto iconica“, ha affermato Gualtieri, “e credo che Emily troverebbe qui un’atmosfera altrettanto affascinante“. Il sindaco ha poi aggiunto che la città eterna sarebbe un setting perfetto per la storia, combinando storia e modernità in modo unico.

Il botta e risposta tra i due leader ha subito attirato l’attenzione dei media, con commenti ironici e meme che si sono diffusi rapidamente sui social media. Da un lato, c’è chi sostiene che la serie potrebbe trarre beneficio dal cambiare scenario, offrendo nuove opportunità narrative. Dall’altro, i fan più affezionati vedono Parigi come l’unica casa possibile per Emily.

Un dilemma per la produzione

Dal punto di vista della produzione di Netflix, la questione sembra avere implicazioni sia economiche che creative. Il trasferimento della serie a Roma potrebbe rappresentare una svolta interessante per la trama, ma allo stesso tempo rischia di alienare una parte del pubblico, abituato alla romantica cornice parigina. Tuttavia, secondo fonti vicine alla produzione, la decisione non è ancora definitiva, e si stanno ancora valutando diverse opzioni.

Netflix non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma è chiaro che la pressione politica potrebbe giocare un ruolo nel decidere il futuro della serie. Per Macron, Emily in Paris non è solo una serie tv, ma una vetrina internazionale per la Francia, e la sua difesa appassionata riflette la sua volontà di preservare l’immagine del paese sul palcoscenico globale.

Macron, foto Ansa – VelvetMag

Un affare di stato per Macron

Questa disputa, apparentemente leggera, si è trasformata rapidamente in un affare di stato. Per Macron, difendere la presenza della serie a Parigi è un modo per riaffermare il ruolo della capitale francese come centro della moda, dell’arte e della cultura globale. D’altra parte, Gualtieri vede l’opportunità di elevare l’immagine di Roma come una città contemporanea, non solo ancorata al passato.

Indipendentemente dal risultato, questa querelle ha sottolineato come le produzioni televisive e cinematografiche possano avere un impatto significativo sulla percezione delle città nel mondo. Parigi e Roma sono da sempre due città in competizione per il titolo di “capitale della cultura europea“, e questo ultimo capitolo ne è solo l’ennesima dimostrazione.

In conclusione, la decisione finale su dove sarà ambientata la prossima stagione di Emily in Paris rimane in sospeso. Tuttavia, una cosa è certa: sia Parigi che Roma continueranno a essere celebrate come due delle città più affascinanti del mondo, ciascuna con il suo fascino unico.