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Ruby, il ritorno di Karima El Mahroug e il pentimento per il bunga bunga

Dalle pagine del prestigioso New York Times, la ex favorita di Silvio Berlusconi la mette giù dura: "Averlo incontrato mi ha rovinato la vita"

Dopo un lungo periodo di silenzio, Karima El Mahroug, conosciuta al pubblico come Ruby rubacuori, è tornata a fare parlare di sé. E lo ha fatto con una serie di dichiarazioni al New York Times che gettano luce su un periodo difficile e controverso della sua vita. La giovane marocchina, diventata famosa a seguito dello scandalo che ha coinvolto il defunto ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha deciso di condividere le sue riflessioni su quegli anni e di spiegare la sua attuale posizione. “Aver incontrato Berlusconi mi ha rovinato la vita” ha dichiarato. 

Il desiderio di privacy

Ruby ha espresso il suo desiderio di allontanarsi dal clamore mediatico che l’ha perseguitata fin dall’adolescenza. “Non voglio più appartenere a questo circo mediatico” ha dichiarato al NYT, spiegando come ora desideri solo godersi il momento presente, lontano dalle speculazioni e dai riflettori che l’hanno seguita per anni. La sua figura è stata al centro di una delle vicende giudiziarie più chiacchierate degli ultimi decenni, lo scandalo del cosiddetto “bunga bungae questa esposizione mediatica ha influenzato profondamente la sua vita privata.

Karima Ruby
Foto X @marious000

Ruby, il peso del passato

Nel corso dell’intervista, Ruby ha raccontato di essersi pentita per esseri fatta coinvolgere in certe situazioni. E ha sottolineato quanto fosse difficile affrontare tutto ciò da giovane. “Mi sono pentita di essere entrata in quella casa” ha detto, riferendosi agli eventi legati alle famose serate del “bunga bunga” a Villa San Martino di Arcore, la residenza che fu di Silvio Berlusconi e che oggi appartiene alla sua ultima compagna: Marta Fascina.

Karima El Mahroug cerca adesso di vivere una vita lontana dal passato burrascoso. Ha dichiarato che vuole dedicarsi alla sua famiglia e vivere una vita più tranquilla, lontana dai media. Il suo obiettivo è trovare una serenità personale, dopo essere stata al centro di una delle vicende più intricate della politica e della giustizia italiana.

Le reazioni del pubblico

Difficile però resistere alle sirene del palcoscenico mediatico internazionale. Il ritorno di Ruby sulla scena ha inevitabilmente scatenato reazioni contrastanti. Molti si chiedono quale sarà il prossimo passo della giovane, che in passato ha fatto diverse apparizioni televisive. Tuttavia, Karima El Mahroug sembra intenzionata a mantenere una linea più riservata e discreta, rifiutando nuove apparizioni pubbliche e mantenendo un basso profilo.

Ruby rubacuori intervista New York Times
Foto X @Misurelli77

Lo scandalo Ruby

Lo scandalo Ruby ha segnato profondamente l’opinione pubblica italiana. Le accuse, i processi, e il coinvolgimento di figure politiche di primo piano, tra cui Berlusconi, hanno fatto sì che la vicenda si trascinasse per anni. Nonostante l’assoluzione di Berlusconi nel cosiddetto processo Ruby ter, il caso ha lasciato una traccia indelebile. Ruby stessa ha dichiarato di voler superare quel passato, definendolo un periodo oscuro della sua vita che desidera archiviare una volta per tutte.

Silvio Berlusconi invece è morto il 12 giugno 2023 e sarà ricordato sì come un eminente imprenditore e uomo politico, ma anche come il capo del Governo italiano che organizzava in casa sua serate da night club di periferia. E che prezzolava ragazze, anche minorenni, perché si concedessero sessualmente. La storia di Ruby rubacuori continua a suscitare un qualche interesse nell’opinione pubblica (non più di tanto, in realtà) ma la protagonista sembra ormai decisa a percorrere una strada diversa, salvo qualche volta tornare a fare di nuovo capolino sui media.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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