La nuova manovra finanziaria 2025 del Governo italiano è stata approvata in Consiglio dei ministri il 15 ottobre 2024. Prende dunque corpo il testo che poi Camera e Senato valuteranno per varare definitivamente la Legge di Bilancio. La manovra si concentra su una serie di misure per sostenere le famiglie e imprese. Tra i provvedimenti di maggior rilievo ci sono il bonus ristrutturazioni e le modifiche all’assegno unico per i figli a carico: temi centrali nel dibattito politico di queste settimane.
Il bonus ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni, già presente in manovra in passato, è stato confermato per il 2025 ma con alcune modifiche rilevanti. Il Governo ha infatti stabilito – contrariamente a quanto sembrava fino a poche ore prima dell’approvazione della manovra in Cdm – di prorogare gli incentivi per la riqualificazione edilizia della casa con detrazione fiscale al 50% e non abbassandola al 36%.
Il bonus vale però soltanto per la prima casa, quella dove si è residenti. In altre parole: chi effettua lavori di ristrutturazione su immobili diversi dalla prima abitazione non potrà più usufruire di questi incentivi. Nonostante questa riduzione, il Governo ha assicurato che gli interventi di efficienza energetica, come il Superbonus, continueranno a ricevere attenzione, ma con una graduale riduzione delle agevolazioni.
Assegno unico in manovra
L’assegno unico per i figli, introdotto per semplificare il sistema di sostegni alle famiglie, subirà alcune modifiche importanti nella manovra 2025. In particolare, sarà incrementata l’attenzione alle famiglie con redditi bassi. Le famiglie con un ISEE fino a 40mila euro potranno beneficiare di un aumento dell’assegno, con un massimo di 1000 euro all’anno per i figli a carico.
Questa misura rappresenta un ulteriore passo verso il sostegno alla natalità, una delle priorità espresse dal Governo, che ha più volte ribadito l’importanza di aumentare i tassi di natalità nel Paese. L’assegno si rivaluterà annualmente in base all’inflazione. Ogni volta ci saranno nuovi criteri di calcolo basati sull’ISEE, che potrebbero portare a ulteriori benefici per le famiglie numerose.
Altri incentivi
Oltre ai bonus ristrutturazioni e all’assegno unico, la manovra prevede ulteriori incentivi per sostenere le famiglie e il lavoro. Tra questi, spiccano:
- Bonus per i neonati: un assegno da 1000 euro per ogni nuovo nato, rivolto alle famiglie con redditi bassi.
- Taglio del cuneo fiscale: confermato per ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro, specialmente per i lavoratori dipendenti a basso reddito.
Queste misure fanno parte di una strategia complessiva volta a ridurre la povertà e sostenere la crescita demografica, temi cruciali per il futuro del Paese.
Le reazioni alla manovra
Le misure previste nella manovra 2025 hanno suscitato opinioni contrastanti. Da un lato, il settore dell’edilizia accoglie con favore la proroga del bonus ristrutturazioni, sebbene il ridimensionamento degli incentivi abbia sollevato qualche preoccupazione. Le associazioni di categoria temono infatti che la riduzione delle detrazioni possa rallentare il mercato delle ristrutturazioni, specialmente per gli immobili non destinati a prima casa.
Dall’altro lato, le famiglie accolgono positivamente l’incremento dell’assegno unico, soprattutto in un contesto di aumento dei costi della vita. Tuttavia, alcune associazioni familiari hanno espresso il timore che le nuove modalità di calcolo dell’ISEE possano creare disparità nell’accesso ai benefici.