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Re Carlo in Australia: visita tra polemiche e l’apertura alla Repubblica

Il Sovrano britannico regna ancora su alcuni Paesi del Commonwealth

La recente visita di Re Carlo III in Australia, parte di un tour ufficiale, ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico e la classe politica del Paese. La presenza del Sovrano britannico, che regna ancora su alcuni Paesi del Commonwealth, è stata accolta da polemiche riguardanti il futuro costituzionale dell’Australia.

Re Carlo III
Re Caro III e Regina Consorte Camilla @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Un’accoglienza fredda per Re Carlo

I primi ministri degli Stati australiani non si presenteranno al ricevimento in onore di Re Carlo e della Regina Camilla, che si terrà il 21 ottobre a Canberra. Un atto che in passato sarebbe stato considerato dicerto un affronto. Tuttavia, ad oggi, appare più un’azione che si inserisce nell’ipotetico scenario di cui anche Buckingham Palace si è fatto portavoce. Ovvero la possibile apertura all’ipotesi che il popolo australiano decida se il Paese debba restare una monarchia costituzionale o diventare una Repubblica.

Cosa dicono i sondaggi

Il 21 ottobre Re Carlo dovrebbe tenere a Canberra un discorso ai leader politici australiani durante un ricevimento in suo onore. Ma nessuno dei Premier pare sarà presente. Ciascuno ha addotto delle giustificazioni alla propria assenza descritti come “poco credibili“. Soprattutto se si tiene conto che il viaggio del Sovrano britannico è programmato da diversi mesi, pertanto è difficile pensare che tutti i Premier si trovino a dover gestire una concomitanza di altri impegni improrogabili.

Anche alcuni media australiani, come riporta AdnKronos, avrebbero criticato l’affronto dei primi ministri. Tante testate hanno definito questo atteggiamento un “insulto“, “irrispettoso” e “infantile“. Ed anche il popolo sembrerebbe condividere questo parere negativo nei confronti dei politici. O almeno, secondo un sondaggio condotto dal Daily Telegraph di Sydney, circa il 33% della popolazione vorrebbe che l’Australia diventasse una Repubblica, ma il 45% desidera ancora la monarchia.

L’apertura alla Repubblica

Nonostante le polemiche, Re Carlo ha mostrato una posizione sorprendentemente aperta riguardo al futuro costituzionale dell’Australia. Durante una conferenza stampa, il sovrano ha dichiarato che non si opporrà a un eventuale passaggio alla Repubblica, lasciando tale decisione al popolo australiano. “Amo l’Australia, ma non mi opporrò se il popolo deciderà di abbandonare la monarchia“, ha affermato il Sovrano, confermando così una posizione di neutralità rispetto a questo delicato tema.

Re Carlo
Re Carlo III @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

La questione dell’eventuale passaggio a una Repubblica in Australia si inserisce in un contesto più ampio, che coinvolge diversi Paesi del Commonwealth. Negli ultimi anni, numerose nazioni hanno iniziato a riflettere sul proprio rapporto con la monarchia britannica. Dopo la morte della regina Elisabetta II, alcuni Stati, come la Barbados, hanno già effettuato la transizione a una Repubblica, e altri Paesi stanno discutendo attivamente la possibilità di seguire lo stesso percorso. Il ruolo di Re Carlo III come capo di Stato in molte di queste nazioni è diventato sempre più simbolico, e la sua apertura alla possibilità di cambiamenti costituzionali potrebbe accelerare questo processo.

Un legame che vacilla

L’Australia è da tempo teatro di dibattiti riguardo alla sua identità nazionale e al ruolo della monarchia. Un referendum sulla possibilità di trasformare il Paese in una Repubblica si è svolto già in passato. Ma finora nessuna decisione definitiva è stata presa. Tuttavia, con l’attenzione crescente su questi temi, soprattutto tra le nuove generazioni, molti ritengono che un secondo referendum possa essere all’orizzonte.

Mentre la visita di Re Carlo III in Australia ha confermato il legame storico tra il Paese e la monarchia britannica, è altrettanto evidente che questo rapporto è destinato a evolversi. Con un crescente numero di australiani favorevoli a una Repubblica, la questione del futuro costituzionale del Paese rimane aperta.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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