La maternità surrogata è reato universale: via libera definitivo alla legge
Le coppie che cercano una donna disposta a portare avanti una gravidanza, consegnando poi il bambino, non potranno cercarla neppure all'estero
Il 16 ottobre il Senato italiano ha dato il via libera definitivo alla legge che rende la maternità surrogata un reato universale. Punibile anche se l’atto viene compiuto all’estero, in Paesi dove è legale. La Gestazione per altri (Gpa), com’è anche detta, è già vietata in Italia dal 2004 ma adesso la punibilità del reato si estende. Quest’ultima svolta legislativa ha sollevato un acceso dibattito politico e sociale. Si contrappongono coloro che considerano la pratica una mercificazione del corpo femminile e chi la ritiene una via legittima per diventare genitori. Soprattutto quando non si riesce altrimenti. La nuova legge introduce pene severe, tra cui il carcere fino a due anni e multe che possono arrivare fino a un milione di euro.
Il disegno di legge che ha respo la maternità surrogata un reato universale è stato presentato come una delle priorità del Governo Meloni. In particolar modo dai partiti di destra come Fratelli d’Italia, che hanno sottolineato l’importanza di proteggere la dignità delle donne e dei bambini coinvolti. Giorgia Meloni ha dichiarato che la vita umana non può essere trattata come “merce di scambio“. La legge prevede che si possa perseguire penalmente chiunque organizzi o usufruisca di servizi di maternità surrogata, anche in Paesi dove essa è consentita. Questa misura si applica sia ai cittadini italiani sia agli stranieri che risiedono nel Paese.
Posizioni contrastanti
I promotori della legge, come l’organizzazione Pro Vita & Famiglia, vedono l’approvazione della normativa come una vittoria per i diritti delle donne. E sostengono che la maternità surrogata sfrutta le donne più vulnerabili, spesso provenienti da contesti economici difficili. La Gestazione per altri (Gpa), secondo i sostenitori della legge, trasformerebbe il corpo femminile in un mero strumento economico. E il bambino in un prodotto di una transazione commerciale.
Dall’altro lato, le opposizioni e alcune organizzazioni per i diritti civili, come il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle, hanno sollevato forti critiche. Secondo loro, questa legge rappresenta una restrizione delle libertà individuali e non tiene conto del desiderio legittimo di molte coppie di avere figli, in particolare quelle omosessuali o non fertili. Alcuni esponenti politici hanno sottolineato che la normativa colpisce famiglie che hanno già avuto figli attraverso la GPA, ponendo un marchio di illegalità sui loro bambini.
Cos’è la maternità surrogata
Il ricorso alla maternità surrogata avviene generalmente quando una coppia non riesce ad avere figli e perciò chiede a una donna di portare avanti una gravidanza per suo conto. È chiamata anche per questo motivo gravidanza o Gestazione per altri (Gpa). A ricorrere a questa pratica sono soprattutto coppie eterosessuali ma non solo.
Due tipi di maternità surrogata: altruistica e retribuita. Con la prima non c’è passaggio di denaro. L’altra prevede che la gestante riceva una somma in cambio del fatto che si è assunta il compito di portare a termine la gravidanza nel suo utero. Dovrà poi consegnare ai genitori committenti il bambino che nascerà.
Nel nostro Paese la maternità surrogata è vietata dalla legge 40 del 19 febbraio 2004 che prevede la reclusione fino a 2 anni e la multa fino a un milione di euro. Ora la stessa pena potrà essere applicata per chi va all’estero. I bambini nati da maternità surrogata hanno gli stessi diritti fondamentali degli altri neonati, vale a dire il riconoscimento giuridico. È prevista anche per questi bambini l’adozione, così come regolamentata dalla legge 184 del 1983.
Le regole in altri Paesi
I Paesi europei dove la maternità surrogata è legale sono: Gran Bretagna, Danimarca, Paesi Bassi e Portogallo. In questi Paesi la legge prevede però che la surroga della maternità avvenga solio ed esclusivamente in forma solidale, quindi non dietro pagamento o altre forme di retribuzione. Meno chiare le norme in Belgio, Ucraina, Grecia, e Georgia. In Belgio, in particolare, tale pratica vale solo per i residenti e sempre in forma altruistica. Negli Stati Uniti e in Canada la maternità surrogata è possibile per le coppie eterosessuali, per quelle gay e anche per i single. Negli Usa, inoltre, è permesso anche il pagamento in denaro, mentre in Canada è proibito.