Alex Britti ha conquistato il Palazzo dello Sport a Roma e ha chiuso così il suo tour che andava avanti da quasi cinque mesi. Un lungo viaggio nella dimensione live tra blues, jazz e gli immancabili assoli di chitarra. Ma non sono mancati nemmeno ospiti d’accezione.
Dopo aver percorso tutta Italia con il suo tour, dopo le ultime uscite musicali, Alex Britti giunge al gran finale nella suggestiva cornice romana. Così, l’artista è tornato a casa, di fronte il suo pubblico, per ripercorrere per un’ultima sera il suo repertorio, tra passato e presente, prima di mettere fine al suo tour.
Inseparabile dalla sua chitarra – anzi dalle sue chitarre, visto che sul palco ne ha portata più di una – Alex Britti è tornato in scena per chiudere in grande stile il suo tour. Il cantautore romano ha invitato il pubblico a un viaggio tra passato e presente, includendo in scaletta i brani che hanno segnato gli esordi della sua carriera di cantante, ma anche le ultime uscite musicali. È stata così messa in luce anche l’evoluzione musicale affrontata dal cantante negli ultimi anni. Dimostrando di essere sempre stato in grado di restare al passo con i tempi che cambiavano.
Oltre a chi segue Alex Britti ormai dagli anni ’80 ad oggi, al concerto a Roma del 18 ottobre non mancavano anche i giovanissimi, che dimostrano come il cantante sia riuscito ad abbattere qualsiasi limite generazionale attraverso la sua musica. Non sono mancati effetti a sorpresa, tra cui alcuni ospiti inattesi, ma anche un assaggio del precedente tour “sul divano“. Un concerto diverso, che si allontana dal “solito pop” a cui siamo abituati e ci fa addentrare meglio nel mondo a suon di blues e un pizzico di jazz di Alex Britti.
Alex Britti, un tuffo nel passato e uno nel presente: il successo è assicurato
Un viaggio attraverso la sua musica e il suo repertorio, lasciando poco spazio alle chiacchiere e molto di più alla musica, come ha premesso già all’inizio del suo concerto. Nessun brano è mancato all’appello tra quelli che ha deciso di portare sul palco venerdì 18 ottobre per il gran finale del tour a Roma, al Palazzo dello Sport. Di fronte a un pubblico che ha perfettamente riempito la location, il cantautore romano si è sentito subito a casa e non ha esitato a lasciarsi andare a qualche chiacchiera quasi come fosse con i suoi amici seduto a un bar. E con il suo pubblico è riuscito a creare un’atmosfera quasi intima, nonostante la folla, in cui è stato facile perdersi tra i suoi della sua chitarra e le sue parole in musica.
Da melodie più lente, alle hit iconiche che hanno conquistato i primi anni 2000: 7000 caffè, La vasca, Solo una volta (o tutta la vita). Alex Britti con la sua scaletta è riuscito ad accontentare tutti i suoi ascoltatori, che lo hanno seguito in questo viaggio lungo quasi 40 anni. Il blues è stato assoluto protagonista sul palco, grazie anche all’aiuto dei professionisti che hanno animato lo spettacolo. Dalle coriste al suo fianco, Anna Laura Alvear e Francesca Carbonelli, a Matteo Pezzolet al basso, e ancora Matteo Morini alla batteria. Un gruppo affiatato che è riuscito a trasmettere vere emozioni a tutti i presenti.
Gli ospiti del gran finale a Roma
Nel corso della serata non sono mancati ospiti d’eccezione. D’altronde, lo stesso Alex Britti aveva annunciato grandi sorprese per il gran finale del tour a Roma. Sul palco con lui è arrivato prima Stefano Di Battista, grande amico nonché collaboratore di alcuni dei suoi successi. Non potevano non esibirsi insieme sulle note di Jazz, deliziando il pubblico con un inedito assolo tra chitarra e pianoforte. A completare il quadro sono giunti anche i fratelli Cutello. I due giovani talenti siciliani del jazz con cui il cantautore e il musicista avevano già collaborato sulle note del nuovo brano Chicco’s blues. Un concerto indimenticabile che ha segnato la fine del tour in grande stile. E ha lasciato anche un po’ di nostalgia, con la speranza di ritrovare presto il cantante di nuovo nella dimensione dei live.