Sempre più persone adottano la regola del 70-20-10 per risparmiare. In cosa consiste questa tecnica matematica?
In un periodo in cui mettere soldi da parte sembra sempre più difficile, molti cercano di trovare soluzioni efficaci per gestire meglio le proprie finanze. Spesso ci si ritrova a vedere lo stipendio evaporare quasi immediatamente tra spese quotidiane, bollette e piccoli acquisti, rendendo complicato accumulare risparmi.
Tuttavia, un approccio sistematico e ben pianificato al bilancio familiare può fare la differenza. Uno dei metodi più discussi in questi anni è la regola del 70-20-10, una strategia di gestione del reddito che sta guadagnando popolarità, soprattutto tra coloro che faticano a mettere da parte denaro.
Ovviamente, il nostro invito è sempre quello di maneggiare con cura il proprio denaro, anche attraverso alcune buone abitudini. Per esempio, la pianificazione dei pasti. Preparare cibo in casa anziché mangiare fuori può ridurre notevolmente le spese alimentari. Inoltre, monitorare le offerte dei supermercati e utilizzare l’app o la carta fedeltà può consentire di ottenere sconti significativi.
Anche la riduzione dei consumi energetici rappresenta un’opportunità di risparmio. Spegnere le luci quando non necessario, scollegare gli elettrodomestici in standby e regolare la temperatura del riscaldamento possono aiutare molto. Soprattutto nell’inverno che ci attende e che, solitamente, fa innalzare (e di molto!) i costi energetici.
Cos’è la regola del 70-20-10?
Il metodo 70-20-10 è una suddivisione del reddito che permette di allocare le risorse in maniera semplice e funzionale. È particolarmente utile per chi ha difficoltà a risparmiare con i metodi tradizionali o chi ha un reddito variabile o relativamente basso. L’idea alla base è suddividere il proprio stipendio in tre parti ben definite.
70% per le spese quotidiane: Questa parte è destinata a coprire le spese essenziali come l’affitto o il mutuo, le bollette, la spesa alimentare e qualsiasi altra spesa necessaria per il mantenimento della vita quotidiana. In questo gruppo rientrano anche i costi di trasporto e le spese personali di base.
20% per i risparmi: Una parte del reddito, pari al 20%, deve essere riservata al risparmio. Questo denaro dovrebbe essere messo da parte in un conto separato o in un “salvadanaio virtuale” che non va toccato, se non in caso di emergenza o per raggiungere obiettivi finanziari a lungo termine.
10% per debito o tasse : Il restante 10% va destinato al pagamento di eventuali debiti o tasso per acquisti fatti a credito. Questo aspetto è rilevante, dato che molte persone utilizzano pagamenti rateali per beni di consumo o necessità di varia natura. Ridurre il peso del debito è fondamentale per mantenere un bilancio stabile e consentire il risparmio di crescere nel tempo.
Questo metodo rappresenta una variazione del più conosciuto modello 50-20-30, che prevede il 50% del reddito per le spese essenziali, il 20% per i risparmi e il 30% per spese discrezionali. Tuttavia, la regola 50-20-30 è spesso considerata meno adatta alle famiglie con redditi più bassi o con budget più ristretti, poiché dedicare il 30% del reddito a spese per il tempo libero può risultare difficile.