Quando pensiamo al riscaldamento, ovviamente il primo pensiero va proprio ai termosifoni, croce e delizia per tantissimi italiani. Se da una parte infatti si tratta di un sistema ottimo per non patire il freddo durante l’inverno, dall’altro, specialmente negli ultimi anni, ha assunto un costo considerevole.  Insomma, il caro energia continua a pesare non poco, motivo per cui prima di accendere i caloriferi ci si pensa più che bene perché potrebbero arrivate delle stangate in bolletta.

Il mercato di oggi però offre anche soluzioni alternative che, pur richiedendo un investimento iniziale, possono ridurre notevolmente i costi in bolletta. Tra queste, il riscaldamento a infrarossi rappresenta sicuramente un sistema innovativo perché non prevede l’uso dei termosifoni e può essere particolarmente vantaggioso per chi sta ristrutturando casa e cerca un’opzione più efficiente ed ecosostenibile. Ma scopriamola nel dettaglio.

Bye bye termosifoni, adesso tutti optano per il riscaldamento a infrarossi

Per chi non lo sapesse, il riscaldamento a infrarossi sfrutta l’energia elettrica e funziona attraverso l’irraggiamento. In altre parole, anziché riscaldare l’aria, come fanno i termosifoni tradizionali, le onde elettromagnetiche riscaldano direttamente le superfici e le persone presenti nell’ambiente risultando così più di “impatto se vogliamo.

Il riscaldamento a infrarossi sfrutta l’energia elettrica e funziona attraverso l’irraggiamento – Velvetmag.it

Questo sistema, infatti, è basato su pannelli radianti installabili sulle pareti e collegati all’impianto elettrico che diffondono calore in modo omogeneo e silenzioso, senza la necessità di grandi unità o condotti visibili. Come accennato prima, uno dei principali vantaggi di questo sistema è il basso consumo energetico: il riscaldamento a infrarossi è infatti noto per l’efficienza e l’omogeneità con cui diffonde il calore, rendendo di fatto gli ambienti confortevoli in breve tempo e con un impatto ambientale contenuto.

Disponibile in tre varianti principali (onde corte, medie e lunghe), il sistema permette di scegliere la soluzione più adatta alle esigenze e alle dimensioni della propria casa, pur mantenendo il risparmio come obiettivo principale. Tuttavia, per quanto rivoluzionario come sistema è importante considerare alcuni aspetti critici. L’investimento iniziale, legato all’acquisto e all’installazione dei pannelli, può essere elevato e il sistema non è indicato per riscaldare grandi spazi o abitazioni con scarsa efficienza energetica, dove il consumo potrebbe risultare meno conveniente.

I costi, infatti, variano in base al numero e alla potenza dei pannelli installati: un singolo pannello da 600W, ad esempio, consuma 0,60 kWh e il costo effettivo in bolletta dipenderà dalla tariffa elettrica prevista dal contratto. Ciò non toglie che resta comunque un’ottima alternativa green perché è attenta non solo all’ambiente, ma anche al portafoglio.