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Amanda Lear: “Hugh Hefner era un vecchietto ridicolo in pigiama circondato da donne nude”

La cantante e artista Amanda Lear in un’intervista ha raccontato di quando posò come coniglietta per Playboy e ha espresso il suo pensiero sul fondatore della rivista Hugh Hefner. 

Hugh Hefner è morto per cause naturali mercoledì sera, 27 settembre, nella sua casa all’età di 91 anni. Hefner ha fondato la famosissima rivista Playboy ed è stato lui a creare le “conigliette”, che hanno fatto la storia. Tantissime le Star americane e non che hanno posato come cover girl della nota rivista maschile e tra loro anche Amanda Lear. La cantante e l’artista è stata intervistata dall’Huffington Post per parlare della sua esperienza come coniglietta e per raccontare del fondatore di Playboy.

La Lear ha fatto un salto nel passato e ha raccontato della sua esperienza come cover girl nel febbraio 1978: “Allora era una bella promozione e non venni neanche pagata. Per tutte le attrici del momento, dalla Fenech alla Martinelli fino alla Andress, era un percorso obbligato. C’era il nudo, questo è vero, ma le foto erano davvero molto belle. Le mie, realizzata da Angelo Frontoni, allora una giovane star della fotografia italiana apprezzato in tutto il mondo, sono state indimenticabili. Non rimpiango di aver posato senza veli, ci mancherebbe, ma adesso non lo rifarei“.

Amanda ha parlato anche di Hugh Hefner, dell’uomo che ha costruito un impero compiendo una rivoluzione sessuale: “Non l’ho mai conosciuto né incontrato di persona, nonostante io abbia posato per Playboy. Lui non mi è mai interessato, soprattutto negli ultimi anni: era un vecchietto ridicolo in pigiama e vestaglia circondato da donne giovanissime nude o seminude, le sue conigliette, un’immagine terrificante a cui non credeva nessuno. O forse no: l’unico a crederci era lui”. L’artista ha poi aggiunto che: “Il suo modo di fare, quel voler far credere fino alla fine di essere un gran seduttore mi ha sempre dato fastidio, è una cosa tipica americana che non ho mai sopportato”. La Lear ha poi concluso l’intervista dicendo che ora Playboy non rappresenta più la grande libertà sessuale di quando è nato compiendo una rivoluzione, perché ormai con internet sia i ragazzi che gli uomini hanno tanti modi per poter vedere una donna nuda e ha detto: “Prima le foto erano fatte con grande classe, adesso non condivido quell’immagine che si vuol dare della donna”.

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Photo Credits Facebook

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