L’8 settembre del 2009 è venuto a mancare Mike Bongiorno, il conduttore che è entrato nella casa di milioni di italiani: abbiamo voluto ricordarlo così…
È scomparso all’età di 85 anni, stroncato da un infarto, il Mike della televisione italiana. Il conduttore si trovava a Montecarlo in vacanza e niente lasciava presagire la fine che l’ha colto. La sera prima del decesso, Mike Bongiorno era a cena con la moglie e un caro amico che, l’8 settembre del 2009, ha riferito ai media “Abbiamo scherzato e mi sembrava in gran forma. Gli ho chiesto come stava, e lui mi ha detto: “Non sono mai stato così bene”. Poi, mentre stava per fare ritorno in Italia dove aveva in ballo un progetto con Skyy, qualcosa è accaduto. Quando si è accasciato a terra, la moglie Daniela ha subito allertato i soccorsi e la reception dell’albergo. Quando il medico è salito in camera, ha cercato di fare il possibile con il massaggio cardiaco, ma Mike Bongiorno non ce l’ha fatta ed è quindi morto nella stanza d’albergo in cui ha trascorso gli ultimi momenti insieme alla compagna di tutta una vita.
Italoamericano, figlio della torinese Enrica Carello e di Philip Bongiorno, Mike, fin da giovane esternò la sua personalità estroversa e la volontà di diventare giornalista, e dato che era un grande appassionato di sport iniziò presto a lavorare per le pagine sportive de La Stampa come «galoppino». Arrestato dai nazisti, durante la seconda guerra mondiale, trascorse sette mesi nel carcere milanese di San Vittore; successivamente conosce gli orrori dei campi di concentramento tedeschi (è insieme al noto giornalista Indro Montanelli), da cui si salva grazie ad uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Germania. Dopo la guerra si stabilisce definitivamente in Italia nel 1953, chiamato a sperimentare la neonata Televisione con il programma “Arrivi e partenze”.
Tuttavia il programma che lo incoronerà come icona televisiva sarà “Lascia o raddoppia?” (che si ispira alla versione americana “Una domanda da 64.000 dollari”), primo grande quiz della storia della televisione italiana, successo incredibile, tanto da far chiudere i cinema al giovedì sera. Da allora Mike Bongiorno ha inanellato una serie incredibile di successi tra cui ricordiamo “Campanile Sera” (1960), “Caccia al numero” (1962), “La fiera dei sogni” (1963-65), “Giochi in famiglia” (1966-67), “Ieri e oggi” (1976), “Scommettiamo” (1977), “Flash” (1980); fino alla tragica scomparsa che lascerà un vuoto nella casa di tutti gli italiani.
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