Alcuni personaggi pubblici hanno ammesso di aver googlato il proprio nome e di aver fatto scoperte assurde. Come hanno reagito a quello che hanno trovato? 

Si sa bene che chi è famoso è più sottoposto alle critiche e ai giudizi dei fan e ora questo fenomeno è facilitato grazie agli smartphone che permettono di essere sempre connessi. Tra pagine che celebrano e denigrano i vip, i social network giocano un ruolo importante in questa partita. Tutti sono curiosi di sapere cosa pensa la gente di loro e le star rispetto ai comuni mortali hanno la possibilità di scoprirlo grazie a una semplice ricerca sul web.

Alcuni lo ammettono e altri no e Anne Hathaway è una di quelle star che ha confessato la googlata ripetuta sul proprio conto e che poi ha smesso perché ha capito che è una pessima idea dichiarando: “Che se non ti vuoi abbastanza bene quei commenti sgradevoli gratuiti sul proprio conto non fanno che peggiorare la propria autostima“. Infatti alcune tra le attrici più belle e di punta di Hollywood hanno dichiarato di aver ricercato il proprio nome e di essersi depresse, Blake Lively è una di loro e ha detto a Variety: “Ho googlato il mio nome e ho finito col sentirmi profondamente depressa. Perciò credo che non lo farò mai più, perché Internet non è per niente un bel posto“; stessa cosa per Scarlett Johansson e per la giovanissima Jennifer Lawrence che ha paura di dire qualsiasi cosa perché viene presa negativamente.

C’è anche chi come Katy Perry fa ricerche su se stessa per un’iniezione di autostima dopo aver pubblicato foto sexy e ha trovato feedback positivi o Reese Witherspoon che ha ammesso di averlo fatto al The Sun e di aver trovato: “Sei grassa, sei brutta, sembri stanca, non hai talento, non sei più nessuno, sei una pessima attrice. È un concentrato di tutte le cose più orribili che si possano sentire sul proprio conto“.

E poi ci sono quei personaggi pubblici che si divertono a guardare i commenti su di loro facendosi delle grasse risate e questo accade a Robert Downey Jr ed Emma Stone. Alla fine come disse Oscar Wilde: “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli“.

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