Edizioni Musicali Acqua Azzurra è stata messa in liquidazione dopo aver perso la causa con Mogol e ora mette in vendita i diritti delle canzoni di Battisti, ma il figlio è pronto a una battaglia contro la società.

Le canzoni di Lucio Battisti e Giorgio Rapetti, in arte Mogol, hanno scritto la storia della musica italiana, ma oggi, a cinquant’anni dal debutto e diciannove anni dalla morte, la memoria di Battisti sta per essere venduta all’asta e dovrà scontrarsi nuovamente in tribunale per affrontare una battaglia legale, che dovrà stabilire l’appartenenza dei diritti d’autore delle celebri canzoni. Dopo la sentenza del Tribunale di Milano, luglio 2016, che ha condannato la società Edizioni Musicali Acqua Azzurra Srl, detentrice dei diritti, a pagare a Rapetti 2,8 milioni di euro a titolo di risarcimento per non aver rispettato i contratti sottoscritti da Mogol e Battisti.

Alcuni dei diritti d’autore che saranno messi in vendita all’asta sono di canzoni celebri come Emozioni, Mi ritorni in mente, Acqua azzurra, acqua chiara, I giardini di marzo, Dieci ragazze e Il mio canto libero. Il celebre catalogo ha suscita l’interesse di tante società musicali come la Sugarmusic di Caterina Caselli, Universal Music Publishing Ricordi, Emi Music Publishing Italia, Sony Publishing Italy e la Edizione Curci. Ma il figlio Luca Battisti non perde le speranze e ha dichiarato: “Le opere musicali di mio padre non meritano di finire all’asta”.

Il figlio del cantante e suo erede insieme alla madre, non ci sta e ha deciso di diffidare i liquidatori. L’avvocato di Battisti, Simone Veneziano ha spiegato: “Le leggi sul diritto d’autore prevede che nelle composizioni musicali con parole l’esercizio dei diritti di utilizzazione economica spetta all’autore della parte musicale. nelle opere musicali frutto del sodalizio artistico tra Mogol e Lucio Battisti l’esercizio dei diritti di utilizzazione economica spetta dunque a Lucio Battisti e, dopo la sua morte, ai suoi eredi”. Molto probabilmente la sentenza di risoluzione dei contratti tra il paroliere e il cantante porterà la gestione delle opere di Battisti nuovamente nelle mani dei suoi eredi, visto che il Tribunale di Milano aveva già accertato con sentenza l’inadempienza dei contratti.

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