In Messico è stata vietata la vendita della Barbie che la Mattel ha dedicato all’artista messicana Frida Kahlo. La sentenza del giudice ha dato ragione ai discendenti dell’artista secondo i quali l’azienda che produce la bambola, non aveva i diritti per utilizzarne l’immagine.
Frida Kahlo: artista, femminista e musa è diventata un’icona pop, molto amata nel corso degli anni. La Kahlo è stata scelta insieme ad altre donne per far parte di una collezione di Barbie lanciata dalla Mattel con 14 bambole che ritraggono figure di donne che hanno lasciato il segno nella storia e nella società. Tra le “sheroes“, ovvero le “donne eroine” create dall’azienda, oltre all’artista Frida, ci sono anche la matematica Katherine Johnson, prima donna a integrare un gruppo di calcolo della Nasa, la campionessa di scherma musulmana Itihaj Muhammad, la giornalista polacca Martyna Wojciechowska, la chef francese Hélène Darroze, la giocatrice della Juventus e della nazionale italiana Sara Gama, Ava Duvernay, la prima donna afroamericana a ricevere una nomination al Golden Globe e al Critics Choice Awards per il film “Selma – La strada per la libertà”, la modella Ashley Graham, che promuove costantemente messaggi di accettazione del proprio corpo, Gabby Douglas, la prima ginnasta afroamericana a vincere un oro alle olimpiadi e molte altre.
Ma la vendita della Barbie-Frida Kahlo è stata vietata in Messico, dopo che gli eredi dell’artista, rivolgendosi alla giustizia, hanno impedito all’azienda Mattel di commercializzare la bambola in quanto non avevano i diritti per usufruire dell’immagine di Frida. La decisione è stata presa da un giudice del Tribunale superiore di giustizia di Città del Messico per bloccarne la vendita, come riporta il quotidiano “El Universal” essendo la famiglia l’unica titolare dei diritti di immagine di Frida.
Ma, oltre ai problemi relativi ai diritti, la questione si è focalizzata anche sulle sembianze della Barbie che non rispecchia molto quelle reali di Frida infatti: “La bambola avrebbe dovuto essere molto più messicana con un colore di pelle più scuro, il monosopracciglio e meno magra, perché Frida non era così“. La Kahlo infatti avrebbe dovuto avere il volto segnato dalle cure, una gamba più corta dell’altra e dei gioielli tipici messicani che mancano nella Barbie. Queste sono state alcune delle motivazioni che hanno causato il blocco della vendita della bambola creata da Mattel e che hanno spinto gli eredi della Kahlo a ottenere anche la confisca nei negozi di giocattoli a Città del Messico. Ma la loro battaglia non finisce qui: infatti intendono ricorrere presso la giustizia statunitense per avanzare la richiesta del ritiro dal commercio anche delle Barbie-Frida statunitensi.
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