La moneta diventa “virtuale” anche nel mondo dello spettacolo…dove tutto luccica si paga in bitcoin, dagli attori alle produzioni cinematografiche, persino la visione dei film. Testimonial di un progetto tanto ambizioso è Antonio Banderas che era presente al lancio di presentazione di Tatatu, il nuovo social network a metà tra Netflix e Facebook, durante una serata molto cool e ricca di ospiti blasonati agli Studios di via Tiburtina.
Deus ex machina del progetto è Andrea Iervolino, giovane e bel produttore che, a soli trent’anni, ha fatto una scalata impressionante da Cassino a Hollywood, con oltre 80 film con attori del calibro di Al Pacino, John Travolta, Morgan Freeman, Alec Baldwin, Antonio Banderas, Sarah Jessica Parker, Selena Gomez e molti altri. Iervolino detiene anche i diritti di una library di oltre 500 film di grande successo, come “Rush”, “Apocalypto”, “Sliding Doors”, “La Passione di Cristo” e “Memento”, solo per citarne alcuni; è stato nominato uno degli imprenditori più influenti di Hollywood dalla rivista di settore Variety e lo scorso anno ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica.
Antonio Banderas ha già firmato con il produttore collaborazioni in film di successo come “Black Butterfly” e “The music of silence” ed è stato pagato in TTU Coin, la moneta virtuale di TaTaTu, per il suo ruolo di protagonista nel film “Lamborghini” (pellicola sulla vita di Ferruccio Lamborghini, rivale di Enzo Ferrari interpretato da Alec Baldwin e presentato a Cannes lo scorso maggio). Così attore e produttore hanno inaugurato ufficialmente l’era delle transazioni digitali nel mondo dell’entertainment supporter di TaTaTu.
TaTaTu sarà disponibile su Apple Store e Android con 5.000 ore di contenuti tra film, musica, sport e game, e crescerà giorno dopo giorno con un nuovo film originale e sei titoli nella library ogni settimana. L’ambizione di questo social entertainment platform è di essere un social in cui gli utenti vengono pagati per quello che fanno, per cosa condividono con gli amici e per cosa vedono, in pratica vieni ricompensato per cosa guardi. Il pagamento avviene in Tatatu questa nuova moneta digitale che usa la tecnologia blockchain ovvero un sistema anonimo e incorruttibile per tracciare le transazioni in rete. Così Iervolino sostiene che “è finita l’era dei giganti della Silicon Valley che fanno i soldi sfruttando il nostro tempo libero. Noi pagheremo i nostri utenti per guardare, ascoltare, giocare con i nostri contenuti.” Una scommessa spericolata, ma vale la pena provare nuove strade, in un mondo così veloce e sfrontato.
Grazie ad un token appositamente progettato, il TTU Coin, e ad un protocollo di smart contract, TaTaTu crea un ambiente trasparente e in cui sia il fornitore che il fruitore dei contenuti vengono ricompensati in modo equo. I token guadagnati potranno essere scambiati in coupon per l’acquisto di prodotti e in coupon utilizzabili negli e-commerce gestiti da Triboo. Ad aver creduto da subito nella piattaforma, è stata Monika Gomez Del Campo Bacardi, erede dell’impero leggendario del rum, con un importante investimento di 100 milioni di dollari. Insomma i soldi non mancano, idee, talento e genialità neppure, vedremo se sarà anche socialmente utile.