Si tratta del Red Carpet Home Cinema, l’ultima idea Netflix ancora in fase di sperimentazione negli Stati Uniti, di fatto attiva solo a Los Angeles e a New York. La formula proposta è semplice: cinema da casa, titoli esclusivi appena usciti in sala, prezzi esorbitanti per vederli in streaming prima di chiunque altro. I costi del servizio lo rendono inaccessibile alla maggior parte della popolazione, infatti al momento la quotazione di un singolo film va dai mille ai tremila dollari. A tutti gli effetti si può parlare di servizio di lusso.

Chi può accedere al servizio? 15.000 dollari di iscrizione. I requisiti per entrare nell’élite di utenti che possono accedere ad un servizio simile, sono praticamente inarrivabili.  Innanzi tutto bisogna superare una sorta di selezione all’ingresso: il “dress code” impone una carta di credito con un limite di spesa di almeno 50.000 dollari, 15 dei quali sono destinati all’acquisto di un apposito dispositivo per la visione dei film e di un sistema anti-hackeraggio, data l’esclusività dei contenuti. Il costo del noleggio del film – perché di noleggio si tratta, non di acquisto vero e proprio – è stabilito dalla casa di produzione, varia dai 1.000 ai 3.000 dollari e consente di accedere allo streaming soltanto per 36 ore. Scaduto questo tempo, il film sparisce.

A cavallo tra la produzione e la distribuzione cinematografica

“Ogni prodotto che mi viene in mente ha una sua versione di lusso” ha spiegato Fred Rosen, ideatore del servizio insieme a Dan Fellman, “al che mi sono detto, perché nel cinema non è così?”

Il modello di business alla base di questa idea, potenzialmente dovrebbe funzionare. Trattandosi di un servizio di nicchia destinato a chi è talmente ricco e famoso da non frequentare neppure i cinema, secondo Rosen e Fellman non toglierebbe nulla agli incassi ma anzi, andrebbe a costituire un’altra fonte di entrata per le case di produzione e distribuzione cinematografica. Grandi nomi come Paramount, Warner Bros., 20th Century Fox, Lionsgate e Annapurna hanno già chiuso i primi accordi sostenendo la visione di Rosen: “Grazie a noi le case di produzione farebbero 25-50 milioni di dollari l’anno, per loro tutto di guadagnato”.

Un’esclusiva per l’1% della popolazione globale: niente di nuovo

Va detto che il progetto del Red Carpet Home Cinema più che creare un precedente, andrebbe a cavalcare delle dinamiche già presenti nel circuito della fruizione cinematografica e delle politiche mondiali. Se è vero che si tratta di un progetto di nicchia (The New York Times fa notare che Netflix per i super-ricchi equivale a riservare quel tipo di streaming all’1% della popolazione globale, che detiene appunto il 99% della ricchezza globale) allo stesso tempo questa nicchia già usufruisce di un privilegio simile. Negli Stati Uniti esiste infatti il cosiddetto Bel-Air Circuit, sistema che per mano delle case di distribuzione stesse, permette ai Vip di vedere alcuni film addirittura prima che escano in sala.

 

 

(Photo credits: Facebook)