Arriva dalla grande metropoli di Shenzhen, nella Cina del Sud, una sorta di “miracolo” delle nuove tecnologie. Qualcosa che può richiamare alla mente la App che impazza in Italia in questi giorni. Ossia quella che consente di “invecchiare” una persona a partire da una sua foto attuale. Tecnologie che esistono già da tempo ma che ora cominciano a incuriosire tutti. Dalla Cina, però, ecco una storia ben più complessa, per immaginare meglio il futuro che ci aspetta.
Una coppia ha ritrovato, grazie a un complesso modello informatico di riconoscimento facciale, il figlio che ignoti sequestratori avevano rapito 18 anni fa, nel 2001. Il software in questione ha il supporto dell’intelligenza artificiale. Consente di identificare il viso di un adulto basandosi sui lineamenti che aveva quando era un bambino.
Secondo le informazioni diffuse dalla polizia locale, il piccolo aveva tre anni nel 2001, quando viveva nel distretto di Futian. Improvvisamente era sparito nel nulla. Nonostante le immediate indagini non era mai stato ritrovato. Mamma e papà non si sono mai rassegnati.
Così i genitori hanno avuto accesso alla tecnologia di visione artificiale. E hanno fornito tutte le fotografie di 18 anni fa che hanno trovato del loro bambino. Il sistema ha quindi realizzato un centinaio di possibili indizi. Una squadra speciale, appositamente formata, ha individuato il giovane a Yunfu: il suo volto era risultato compatibile con quello del bambino scomparso.
Dal test del Dna è poi arrivata la conferma. Indagini sono attualmente in corso per ricostruire quanto accaduto ormai quasi vent’anni fa e risalire ai responsabili di quello che risulterebbe essere stato un vero e proprio rapimento. Da quest’anno, la tecnologia dell’intelligenza artificiale è stata introdotta in Cina con maggior diffusione rispetto al passato. Anche, ad esempio, per assistere le operazioni di polizia contro la tratta di esseri umani.
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