Da sabato scorso, 17 agosto, brucia incessantemente una riserva patrimonio Unesco sull’isola spagnola di Gran Canaria. Il fronte principale dell’incendio si trova nel parco naturale di Tamadaba, che si estende per 7.500 ettari all’interno di un’area dichiarata dalle Nazioni Unite “Riserva della Biosfera”. Le Canarie sono un arcipelago posto di fronte alle coste del Marocco, sebbene appartengano alla Spagna.
Sull’isola di Gran Canaria si è scatenato il panico. E oggi 19 agosto ammontano a circa 8 mila le persone – fra turisti e residenti – che sono state evacuate in tutta fretta. Il rogo è di matrice dolosa, assicurano gli investigatori. L’isola atlantica è devastata.
Le fiamme sono divampate presso la cittadina di Valleseco. Si sono divise in due direzioni e hanno già bruciato circa 3.400 ettari di vegetazione. Circa 600 persone, tra vigili del fuoco, militari e volontari, stanno cercando di spegnere i roghi, supportate da nove elicotteri e due aerei.
Le fiamme sono divampate pochi giorni dopo che un altro rogo nella stessa regione aveva costretto l’evacuazione di centinaia di persone. Gran Canaria è la seconda più popolosa delle Isole Canarie nell’Atlantico al largo della costa nord-occidentale dell’Africa. Si tratta di una località molto frequentata dai turisti europei e non solo. L’anno scorso le Canarie hanno totalizzato 13,7 milioni di visitatori stranieri. Oltre la metà provenienti di cui da Gran Bretagna e Germania.
Come se non bastasse, le autorità spagnole delle Canarie hanno avvertito che ci sono forti possibilità che l’incendio si estenda ancora, mentre sull’isola la temperatura sfiora i 40 gradi. Le Canarie sono battute in questi giorni da venti molto forti. Il clima è secco, l’umidità molto scarsa.
Angel Victor Torres, presidente della regione delle Canarie, ha parlato di “danno ambientale già avvenuto“. “Stiamo affrontando una situazione complessa nella quale la sicurezza delle persone è la priorità”. Le evacuazioni sono avvenute in almeno 40 villaggi nella zona di Valleseco. A causa delle alte temperature di questi giorni, metà delle province spagnole sono in stato di allerta per il pericolo di incendi.
Photo & video credits: Twitter / Ayuntamiento Tejeda @Tejeda_GC