Alla Camera prima, poi al Quirinale dal presidente Mattarella, sono ore decisive. Oggi 28 agosto si svolge l’incontro tra le delegazioni del Partito democratico e del Movimento Cinque Stelle per sciogliere i nodi che ancora ostacolano un’intesa per il nuovo governo “giallorosso”.
“Non c’è un problema Di Maio, ma c’è un problema di struttura di governo – dichiara il vicesegretario dem Andrea Orlando -. Se c’è un premier del Movimento 5 stelle è giusto che ci sia un vicepremier del Pd. Serve a fare comprendere che stiamo entrando in una fase effettivamente nuova”.
Al Nazareno il segretario Zingaretti e i suoi sono invece preoccupati per il voto dei militanti e simpatizzanti pentastellati sulla piattaforma telematica “Rousseau”. Sembra infatti che l’ipotesi di un nuovo esecutivo con i democratici debba essere sottoposta al vaglio degli elettori grillini. “Se il voto su ‘Rousseau’ dovesse entrare in conflitto con la Costituzione – aggiunge Orlando – e incidere sulle decisioni del capo dello Stato sarebbe inaccettabile. Se è uno strumento di decisione interna è un altro discorso”.
Il percorso avviato in questi giorni “era e rimane difficile. È una sfida. Se siamo in grado di portare fino in fondo questo percorso è perché abbiamo portato avanti due elementi: spirito unitario e schiena dritta”, avrebbe detto il segretario Pd Nicola Zingaretti in direzione.
Non mancano tuttavia, all’interno del Partito democratico, autorevoli voci di dissenso dalla linea della trattativa con i Cinque Stelle. “Sarò coerente, dal primo giorno in cui mi sono iscritto al Pd ho detto che non sarei rimasto se ci fosse stato un accordo con i grllini”, afferma l’europarlamentare del Pd Carlo Calenda a Circo Massimo su Radio Capital aggiungendo: “Lavorerò per costruire una casa per chi non si sente rappresentato”.
Con il gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” è cominciata, intanto, la seconda giornata di consultazioni al Quirinale. Il presidente Sergio Mattarella alle 10:30 incontra il gruppo “Liberi e Uguali” alle 11 la delegazione di Fratelli d’Italia. Le consultazioni riprenderanno poi nel pomeriggio quando alle 16 Mattarella incontrerà la delegazione del Pd guidata dal segretario Dem Nicola Zingaretti. Alle 17 sarà la volta di Silvio Berlusconi e la delegazione di Fi. Alle 18 Mattarella incontrerà Matteo Salvini a capo della delegazione della Lega e infine alle 19 a chiudere consultazioni sarà Luigi Di Maio che guiderà la delegazione del Movimento Cinque Stelle.
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