Un giovane uomo paralizzato ha ripreso a camminare grazie a una tecnologia d’avanguardia stimolata dal pensiero. È successo a Grénoble, in Francia. Il paziente è stato dotato dai medici di un esoscheletro – uno struttura esterna di sostegno, di fatto un avatar – che, grazie a speciali elettrodi e un microchip inserito nella testa, “raccoglie” i pensieri di chi lo indossa. In questo modo la persona adesso può muoversi: comanda col pensiero e col desiderio i suoi nuovi arti.
Prima di sperimentare il dispositivo, il paziente si è sottoposto ad alcune risonanze. Obiettivo dei medici: mappare le aree del suo cervello che si attivano quando immagina di camminare e muovere le braccia. “Mi sono sentito come il primo uomo sulla Luna”, ha dichiarato.
Il dispositivo ha riguardato a quel punto l’installazione di un microchip nella testa dell’uomo per fare in modo che potesse comandare l’armatura meccanica con il pensiero. Nel modo più simile possibile a ciò che avveniva grazie alla sua normale natura umana quando era perfettamente in grado di camminare.
La tecnologia installata funziona perfettamente da 27 mesi. Il paziente ha prima imparato a comandare il proprio avatar. A quel punto gli impulsi elettrici del suo cervello sono stati “raccolti” e usati per muovere l’esoscheletro.
“Non camminavo più da anni, avevo dimenticato di essere più alto della maggior parte delle persone intorno a me. È stato davvero impressionante”, ha raccontato il paziente. L’esperimento rappresenta un grande successo scientifico. Significa infatti che gli elettrodi che raccolgono gli impulsi cerebrali del paziente continuano a funzionare bene a distanza di molto tempo.
In precedenti esperimenti svolti da altri gruppi di ricerca gli elettrodi, impiantati troppo in profondità, avevano smesso di funzionare. I pazienti erano andati incontro a effetti negativi, fino a contrarre infezioni. L’obiettivo è ora ripetere l’esperimento su altri pazienti e perfezionare l’esoscheletro.
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