Da giovedì 7 novembre arriva in tutte le sale italiane “Gli uomini d’Oro”, film scritto, diretto e montato da Vincenzo Alfieri. Ispirato ad una storia vera, ripercorre una rapina avvenuta nel torinese nel 1996, di cui il regista aveva letto sui giornali. Il cast vede protagonisti Fabio De Luigi, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli e Gianmarco Tognazzi, tutti impegnati in questo racconto metropolitano dalle tinte noir, che non risparmia colpi di scena.

“Gli Uomini d’Oro”: gli anni Novanta di Alfieri

La storia è ambientata in una Torino grigia, cornice perfetta di questa storia in cui un autista di furgoni (Giampaolo Morelli) inizia a progettare un’audace rapina per ritirarsi in un paradiso tropicale. Accantonata l’idea della baby pensione, infatti, l’unico modo per realizzare il suo sogno è quello di approfittare delle falle nella sicurezza della società in cui è impiegato, in cui transitano parecchi milioni. Nell’impresa viene coinvolto anche il collega Alvise (Fabio De Luigi) e un ex pugile, il Lupo (Edoardo Leo). L’obiettivo sembra facile da raggiungere, ma… La storia prosegue tra colpi di scena e dialoghi imperdibili, imponendosi come una novità da tenere d’occhio nel panorama cinematografico italiano e tra le fila dei giovani autori.

“Gli Uomini d’Oro”: chi c’è dietro una rapina?

Presenti in sala il regista insieme a tutto il cast, per l’anteprima del film con conferenza stampa al cinema Adriano di Roma. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema, e distribuito da 01 Distribution, “Gli Uomini d’Oro” schiera un cast di fuoriclasse: Fabio De Luigi, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli, Giuseppe Ragone, Gianmarco Tognazzi, Mariela Garriga, Susy Laude e Matilde Gioli.

“Non è un film che parla di una rapina” sottolinea Alfieri durante la conferenza stampa, “ma è un film che parla delle persone dietro quella rapina”. Il risultato è un lavoro complesso e articolato che, come tiene a precisare Rai Cinema, “corrispondeva sulla carta a quelle novità che cerchiamo. Frizzante, intelligente, scritto da veri uomini d’oro“.

Fabio De Luigi, Edoardo Leo, Giampaolo Morelli: i tre Uomini d’Oro

“Il lavoro fatto finora da 01 Distribution è stato fedele al film, e li ringrazio per questo” esordisce Edoardo Leo spalancando una porta tutt’altro che scontata. “Nonostante il cast, non hanno tentanto di ammorbidire quello che il pubblico andrà a vedere, come a dire quattro risate te le fai”. Dopo mesi di allenamento per aumentare la massa muscolare di circa 10 kg e vestire così i panni del suo Lupo, Leo non nasconde il timore iniziale dei tre attori protagonisti, all’idea di addentrarsi in tre ruoli così fuori dal loro ordinario: “Ci siamo sentiti, io, Fabio De Luigi e Giampaolo Morelli: lo facciamo se lo facciamo tutti e tre insieme”.

Un ruolo impegnativo per De Luigi, volto noto della commedia italiana alla sua prima vera prova drammatica e forse, per questo, anche il protagonista su cui ricadono più aspettative: “Abbiamo provato (con il regista Vincenzo Alfieri, ndr), tra mille pudori miei, questo cambio radicale. E alla fine ho deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo”.

Alfieri, dal canto suo, ha avuto le idee chiare fin dal principio: “Mi sembravano tre attori non solo in grado di farlo, ma che avevano voglia di farlo. Perché non è vero che tutti gli attori hanno voglia di mettersi in gioco.

Mariela Garriga, Susy Laude, Matilde Gioli: le donne degli Uomini d’Oro

Tre capitoli, tre grandi protagonisti maschili, ma anche tre rispettive donne. Forse più defilate ma, paradossalmente, motori determinanti in termini narrativi. È Matilde Gioli a metterlo subito in chiaro: “Anche le donne hanno un grandissimo valore. Sono meno presenti ma sono fondamentali. Innescano dei meccanismi, come dei trigger, in tutt’e tre le storie”.

E Susy Laude prosegue, centrando forse il vero cuore di questi tre personaggi femminili: “Mi ha ricordato la mia infanzia, le donne di quegli anni. Con Fabio (De Luigi, ndr) avevamo lavorato in ‘Metti la nonna in freezer’, qui ci siamo ritrovati con altre corde. È stato straordinario”.

È Mariela Garriga ad afferrare, probabilmente, il punto più delicato e significativo dell’intervento femminile in un film di ‘uomini d’oro’ come quello di Alfieri: A noi donne arrivano pochi script come questo. Chi è più intelligente a sopravvivere davvero, in questa storia, alla fine sono le donne. La prima cosa che mi ha detto Vincenzo è stata: ‘Il vero Lupo sei tu in questa storia'”. Affermazione che Edoardo Leo, con tempi comici perfetti, ha subito sfruttato per ‘offendersi’, tra le risate della sala.

“Gli Uomini d’Oro” verrà distribuito in 300 sale italiane da giovedì 7 novembre.