Otto anni di silenzio dal suo ultimo album di inediti, Compis: Luca Dirisio torna alla musica col nuovo disco Bouganville. L’abbiamo conosciuto con il premio Artista rivelazione dell’anno del quarantunesimo anno del Festivalbar, con la canzone tormentone del 2004 Calma e Sangue Freddo. Da lì, una raccolta di singoli di successo: Per sempre, Sparirò, La ricetta del campione, Se provi a volare (versione italiana di Breaking Free di High School Musical).

“Mi sento un abruzzese orgoglioso”

Finalmente il cantante abruzzese torna con dieci brani inediti, prodotti e arrangiati da Giuliano Boursier, suo storico produttore e manager. Il 30 agosto è stato lanciato uno dei singoli anticipatori dell’album, Come il mare a settembre, di cui Dirisio ha parlato lungamente:

Racconta di come mi sono riappropriato della mia vita dopo il successo. Prima mi sentivo legato, soffocato, adesso sono libero di scrivere ciò che voglio, ciò che mi sento dentro. Canto la determinazione delle persone del luogo dove sono nato, l’Abruzzo, sconvolto da un avvenimento devastante strumentalizzato da una politica bisognosa di sola visibilità, ma con poca sostanza. Mi sento un abruzzese orgoglioso, siamo marinai e pecorari, contadini e marittimi, quindi testardi e sognatori. Nel disco tornano questi concetti, l’aspetto umano, la resistenza delle persone, il mare, che è un elemento che mi rasserena.

Il tema centrale del disco, dedicato alla prematura scomparsa dell’amico Massimiliano Caruso, è l‘essere umano in tutte le sue forme. Fra i brani presenti ci sono Occhi negli occhi, una canzone d’amore che invita a ricercare la purezza della natura; Il tuo cuore non esiste, dedicato a una donna ossessionata dall’aspetto fisico; Roma, dichiarazione per la Città Eterna, abbandonata e malgovernata; Orsa Maggiore, dedicata alla moglie; Whisky, dedicato a un senzatetto e Niente, autobiografia del cantante.

Carta da stracciare è invece una critica alla società corrotta e superficiale. A questo proposito, Dirisio ha riservato parole dure agli Youtuber e più in generale alla televisione (già bersaglio della sua L’isola degli sfigati, parodia dell‘Isola dei Famosi):

La stupidità, l’idiozia. Il male è proprio questo, siamo circondati da persone superficiali: gli YouTuber al posto di stimolare l’intelligenza realizzano cose che ritengo imbarazzanti, i palinsesti tv sono riempiti dal nulla. Siamo il paese dell’arte e del Rinascimento, oggi siamo diventati una barzelletta. Non me ne frega niente dei computer, vorrei che a scuola si tornasse a studiare storia e geografia. Il web regala tante opportunità, mi dà la possibilità di sentire la vicinanza di chi mi segue sempre a prescindere da tutto, ma ha anche dato libero sfogo agli haters (dicevano “sei morto”): ad entrambi dedico il disco.