Alla meravigliosa e selvaggia spiaggia della Pelosa in Sardegna arrivano il numero chiuso e un ticket per l’accesso alla battigia. È il progetto sperimentale che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale di Stintino, prenderà il via la prossima estate. Lo ha annunciato il sindaco Antonio Diana, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.

La scelta dell’amministrazione arriva dopo i numerosi studi che in questi anni sono stati condotti sulla spiaggia che si affaccia sull’isola dell’Asinara. Tra questi il progetto di biomonitoraggio sulla Pelosa che punta allo studio della diversità microbica della spiaggia, utilizzando tecnologie molecolari.

Il progetto è condotto dall’Università di Sassari e si inserisce all’interno del più ampio progetto di recupero e riqualificazione finanziato dalla Regione, riporta l’Ansa. Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla prosecuzione della convenzione con l’ateneo turritano per un altro anno.

Si prevede l’acquisizione di informazioni sulla struttura delle comunità microbiche che costituiscono l’ecosistema della Pelosa. Quindi il monitoraggio dello stato della salute della spiaggia e l’individuazione delle possibili conseguenze di ordine sanitario. Tutto questo in relazione alla accertata presenza di patogeni ed eventuali effetti sull’uomo e sull’ambiente.

Lo studio fa parte del progetto generale da 18 milioni di euro che ha ottenuto il finanziamento da parte della Regione per 5 milioni – ha spiegato il sindaco -. Come tale, è un nostro dovere portarlo avanti, perché costituisce uno degli elementi portanti dello stesso progetto. Grazie a questo studio, che spiega anche i possibili effetti dell’eccessivo carico antropico sulla spiaggia, possiamo pensare di avviare alla Pelosa, già per la prossima estate, il numero chiuso. Si potrebbe fissare a quota 1.500 persone. Sarà una sperimentazione, da avviare attraverso una regolamentazione, che potrebbe prevedere un ticket di ingresso. In pratica una forma di contribuzione e servirà a sovvenzionare le attività di manutenzione e monitoraggio della spiaggia stessa”.