Frozen II, gli autori presentano il sequel del film: “Le protagoniste hanno ancora tanto da raccontare”
Fino ad un anno fa il maggior incasso della storia per un film d’animazione, Frozen II si prepara a restituire alla saga Disney il primato recentemente strappatogli dal remake del Re Leone. Lo farà con un sequel attesissimo, rimandato e lavorato nel dettaglio per ben sei anni prima di trovare il via delle sale. Ora il film è definitivamente pronto a seguire le orme del prototipo, lanciandosi al cinema a fine novembre e dando ufficialmente il via alla stagione natalizia. “Chi ha lavorato al primo film ha ora figli pronti ad andare al college“, ha spiegato il produttore Peter Del Vecchio, intervistato da Repubblica. “Le nostre Elsa e Anna sono cresciute, e così le protagoniste. C’è molto da raccontare su di loro“.
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L’idea di Frozen II è maturata nel corso degli anni, e ha preso forma sfruttando i vuoi lasciati in sospeso dal primo film. “C’era ancora tanto da dire riguardo i poteri magici della protagonista“, spiega la regista Jennifer Lee. “I personaggi ci hanno sorpreso per quanto lontano potessero andare. Abbiamo radunato la squadra, e lavorando sulla musica e le emozioni abbiamo provato a procedere nello stesso modo del primo film“.
Frozen II vedrà ancora una volta un cast principalmente femminile, in Italia con le voci di Serena Rossi e Serena Autieri, ed Enrico Brignano come supporto. “Ci piaceva l’idea che due donne arrivassero a capo di un regno“, prosegue la regista. “Volevamo dargli questa grande responsabilità. Elsa e Anna dovranno ispirare nuove generazioni di ragazzi, come Cenerentola fece con me. Senza dimenticarci degli uomini della saga, personaggi eroici anche se di supporto“.
Niente da fare invece per quanto riguarda una delle grandi curiosità attorno a Frozen II; fin dall’inizio della lavorazione, il pubblico aveva infatti chiesto a gran voce un clamoroso coming out per la protagonista, da subito inquadrata come icona omosessuale giovanile. “Elsa non è ancora pronta per una relazione“, spiegano gli autori troncando il discorso. “Il focus del film rimane il rapporto con la sorella, stanno ancora scoprendo se stesse“. E su un terzo film, le porte restano aperte: “La scorsa volta ci è voluto un anno per riprenderci dalla lavorazione. Per cui magari, tornate a chiedercelo nel 2020″.
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