Il Torino Film Festival è alle porte: la sua trentasettesima edizione prenderà il via il 22 novembre e si protrarrà per una settimana, fino all’ultimo giorno del mese. Si tratta senza ombra di dubbio di una delle più importanti kermesse cinematografiche italiane, che ha il proprio main focus sul cinema indipendente. Quest’anno, però, ci sarà un altro tema predominante: quello dell’horror, vero filo conduttore del festival. Una decisione resa manifesta anche dalla scelta della vincitrice del Gran Premio Torino 2019, ricaduta su Barbara Steele, attrice icona di questo genere, ormai giunta alla soglia degli 81 anni.
Il genere horror al Torino Film Festival
Due, in particolare, saranno le sezioni del Torino Film Festival focalizzate sul tema horror, vero protagonista della trentasettesima edizione della kermesse. La prima è la retrospettiva Si può fare! L’horror classico, 1919-1969. Si tratta di una selezione di 35 titoli cult appartenenti al genere, tra i quali spicca il Dr Jekyll & Mister Hyde di Roy Ward Baker, datato 1971. La seconda è la tradizionale Afterhours che, affermano gli organizzatori, sarà «quest’anno un po’ meno horror ma sempre stupefacente». Da segnalare anche l’attesissimo appuntamento della Notte Horror, fissata quest’anno a sabato 23 novembre.
I titoli in concorso alla kermesse
Ma veniamo a nozioni più generiche. Ad aprire la trentasettesima edizione del Torino Film Festival sarà Jojo Rabbit, commedia nera firmata Taika Waititi che rivede sotto una lente satirica alcuni aspetti del nazismo. La chiusura, invece, spetterà a Rian Johnson, con il suo attesissimo Knives Out. Nel mezzo tantissimi titoli: 197 sono le opere complessive in programma, di cui 142 lungometraggi. Un programma veramente ricco e ben studiato, appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire le nuove frontiere del cinema. La maggior parte dei registi in concorso, infatti, sono alle prime armi, essendo la competizione principale riservata a opere prime, seconde e terze. 15, nello specifico, le opere in concorso, tutte inedite in Italia.