Un pompiere volontario è morto e altri due sono rimasti feriti nello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud. Stavano cercando di domare uno dei numerosi incendi che stanno progressivamente devastando il Paese da quattro mesi. Si calcola che siano andati in fumo già oltre 3 milioni di ettari di vegetazione in tutta l’Australia. Il video che vi mostriamo è tratto dall’account Twitter della fotografa naturalista Veronique Derouet (@vederouet).
I cambiamenti climatici
In ognuno degli Stati del sesto Paese del mondo per estensione, riporta la Bbc, le temperature massime hanno superato i 40 gradi centigradi. L’origine dei roghi sarebbe perlopiù legate agli effetti dei cambiamenti climatici. Caldo feroce e venti fortissimi sono alcune delle cause scatenanti.
La cause dirette dei roghi
In sostanza, come sottolinea sul sito dell’Università di Padova (ilbolive.unipd.it) Francesca Buoninconti, da molte settimane si verificano incendi scoppiati per tralicci della corrente caduti per i venti che soffiavano a oltre 100 km/h; roghi causati dall’estrema siccità e venti caldi (come avviene stagionalmente in Australia). Ma non mancano purtroppo incendi attribuibili a errori umani, o, addirittura, dolosi. Un volontario dei vigili del fuoco sarà processato per aver appiccato più incendi.
Dramma nello Stato di Victoria
La situazione peggiore si registra nello Stato di Victoria e in particolare a Melbourne. Le autorità hanno infatti disposto l’evacuazione di circa 100.000 persone dai quartieri periferici della città. Altre 30.000 persone hanno dovuto lasciare le proprie case da East Gippsland, una regione del Victoria molto frequentata da turisti. Da settembre scorso le fiamme hanno ucciso dieci persone, tra cui due pompieri volontari.