Un nuovo anno e soprattutto un nuovo decennio si preparano ad aprire nuove strade per i sempre più ricercati trend sul cibo. Il problema dell’alimentazione in rapporto al sovraffollamento, le risorse e la coltivazione intensiva ha ormai sempre più stabilmente spinto le nuove generazioni verso forme di nutrimento alternativo; ad oggi, la scelta di una nuova dieta rispetto ai classici menù del ventesimo secolo appare inevitabile. Ecco dunque cosa potrà suggerire il nuovo anno in termini di nuove frontiere dell’alimentazione, secondo gli esperti dietologi e analisti del mercato da tutto il mondo. Cinque scelte che a lungo termine non potranno mancare nelle spese della maggior parte dei consumatori occidentali.
Cinque suggerimenti riguardo i trend sul cibo del prossimo anno: dalla carne blended alla scoperta delle diete sudafricane
Biltong e la dieta centro-africana
Assolutamente imprescindibile in ogni tipo di considerazione dei trend sul cibo rivolta al futuro, l’importanza dei continenti in via di sviluppo. Le diete africane, con principale attenzione alle varianti sub-sahariane, hanno già conquistato il pubblico più ansiosi di emanciparsi dalle solite scelte; in molti scommettono dunque nel Bitlong, varietà di carne cotta ed essiccata, come prossimo grande protagonista delle cucine europee e americane. Le prime commercializzazioni hanno dato responsi notevoli, altre ne seguiranno
Flexitarianismo: la miscela di carne e verdura
La tentazione del vegetarianismo è forte, l’impegno della rinuncia alla carne lo è ancora di più. Il giusto compromesso, atto a ridurre la richiesta di carne senza impattare in senso opposto coltivazioni ed economie locali, è la cosiddetta flexitarian diet; alimenti blended, ottenuti miscelando impasti vegetali al macinato di carne fondamentale in ogni dieta. La richiesta di prodotti miscelati ha prontamente incontrato un’offerta adeguata; entro pochi mesi, anche le carte dei ristoranti italiani si adegueranno.
Kombucha e le bevande a tasso alcolico minimo
La parola d’ordine dei nuovi trend sul cibo sembra essere il compromesso. Preso atto che l’approccio vegano e l’astinenza oltranzista non sembra muovere messi rilevanti di adepti, le diete del presente sono dettate dall’approccio a metà; e come i prodotti blended stanno prendendo il controllo del mondo-carne, così il drink ad alcool minimo sembra vivere un vero boom. Il protagonista del fenomeno è il Kombucha, tè a contenuto alcoolico attorno all’1% e ora venduto liberamente dalla maggior parte dei distributori; le ricette che seguiranno saranno diverse.
Il burro vegetale
L’alternativa al burro di natura animale ha già numerosi precedenti nella cucina soprattutto nordamericana; ma la fretta nell’affrancarsi dagli obblighi dettati dagli allevamenti intensivi ha scatenato una vera ricerca di vie alternative all’immancabile condimento animale. Il futuro appare ovviamente il burro vegetale, con grandissima attenzione rivolta alle varianti ottenute dagli anacardi.
Farine di frutta proteiche
Il gluten-free è già una moda del passato, rivelano gli analisti di mercato; se la farina nella sua conformazione classica ha subito e superato la sua battuta d’arresto, l’ansia è ora rivolta a trovare un surrogato proteico, ricco e altrettanto versatile rispetto al ricavato del grano e del mais. In un discorso simile a quanto detto sul burro, il mercato sarà presto invaso da varianti di farine tratte da ogni genere di vegetale coltivabile in ampia quantità.