Attentato dinamitardo nelle prime ore di oggi 16 gennaio a Foggia. Ignoti hanno fatto esplodere una bomba all’ingresso di un centro per anziani. Si tratta de “Il Sorriso di Stefano” in via Acquaviva (zona semicentrale), di proprietà del gruppo “Sanità più”. Il responsabile delle risorse umane è Cristian Vigilante che ha già subito un attentato dinamitardo il 3 gennaio scorso, riporta online l’Ansa.
C’era una donna al lavoro
L’ordigno è esploso mentre all’interno del centro era al lavoro una donna per effettuare le pulizie dei locali. Fortunatamente la signora è rimasta illesa ma lo choc è stato molto violento. Il personale del 118 giunto sul posto l’ha immediatamente soccorsa e è trasferita al pronto soccorso. L’esplosione ha provocato danni esterni alla struttura, divelto l’insegna luminosa e danneggiato alcune auto in sosta. Sul posto è intervenuta la polizia.
Un’altra bomba due settimane fa
A piazzare la bomba sarebbe stata una sola persona incappucciata. Il dato emergerebbe da una prima visione dei filmati delle telecamere di sicurezza della struttura sanitaria. Lo corso 3 gennaio una bomba molto potente era esplosa sotto l’auto di Cristian Vigilante. Un atto intimidatorio nei confronti del responsabile della Rsa “Il Sorriso” che è testimone in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia contro la mafia locale.
Richieste estorsive
Il processo è a carico di 29 presunti esponenti della mafia foggiana. Due dei 29 imputati, Francesco Tizzano ed Ernesto Gatta – riporta online l’Ansa – per i quali è in corso il processo con rito abbreviato a Bari, sono accusati di un tentativo di estorsione ai danni del centro residenziale Il Sorriso di viale degli Aviatori. Secondo le accuse avrebbero chiesto di pagare il “pizzo” e di assumere determinate persone. Fatti confermati agli investigatori da Cristian Vigilante al quale erano state rivolte le richieste estorsive. Le indagini sull’attentato sono passate per competenza alla Dda di Bari.
Sventrato il Land Rover
L’esplosione aveva sventrato la Discovery Land Rover del manager sanitario e danneggiato anche auto parcheggiate nella zona. “E’ chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta”, ha detto Vigilante non appena arrivato sul posto col fratello Luca, anche lui dirigente nello stesso gruppo sanitario.