Morfosis è fra i brand emergenti più interessanti del panorama della moda italiano. Anima e mente della maison è la talentuosa stilista Alessandra Cappiello, una donna affascinante e poliedrica, con un passato da avvocato ed un presente luminoso come designer acclamata sulle passerelle italiane ed estere. Riga, Tokyo e Parigi sono stati infatti i catwalks stranieri finora solcati. Incontriamo Alessandra nel backstage, subito dopo il grande successo della sfilata di AltaRoma, andata in scena all’ex Caserma Guido Reni giovedì 23 febbraio 2020, in cui è stata presentata la nuova collezione donna autunno/inverno 2020/2021 dal titolo “Going on….Impeferzioni 5″. Sulla passerella incede una donna contemporanea che ricerca nell’ordinario la sua accezione di straordinarietà. I tessuti sono preziosi, le forme morbide e prendono forma in pantaloni a vita alta e long dress, eleganti completi giacca e deliziosi cappotti dai toni neri e beige. Una collezione sofisticata, molto portabile per una donna che vuole farsi notare con grazia e stile e che è perfettamente consapevole della propria femminilità. I capi Morfosis sono stati indossati persino dalla star mondiale Madonna.
Intervista esclusiva VelvetMag ad Alessandra Cappiello, stilista del brand Morfosis
Alessandra abbiamo appena visto una donna che continua ancora una volta ad essere “imperfetta”, ma proprio questa imperfezione la rende estremamente glamour e sensuale. Perché secondo lei?
Questa collezione, “Going on…Imperfezioni n. 5“, prosegue l’esperienza stilistica del brand ed è molto più matura rispetto al passato. Spero che abbia lasciato il pubblico sorpreso per la proposta che vogliamo fare. E’ una donna che sfida il quotidiano con un glamour non calcolato. I capi sono preziosi ma assolutamente portabili, è questa la vera essenza della griffe. In passerella è andata in scena una donna diversa. Quando si vedono gli abiti si scopre l’originalità, non l’omologazione. E’ una donna perfettamente consapevole di se stessa, è una persona che non ambisce ad essere perfetta ma unica.
Bianca Jagger ha ispirato la collezione
Ha immaginato una donna in particolare nella sua narrazione stilistica?
Nel mio immaginario aleggiava la figura di Bianca Jagger, che ha un’estetica definita, una donna che sa liberarsi dalle convenzioni e diviene perciò autentica, elegante, una donna di sostanza insomma.
Ritiene che la donna moderna sia consapevole della propria femminilità?
C’è una presa di coscienza importante del proprio valore umano. Stiamo facendo tutte noi un bel cammino di crescita.
La ricerca dei tessuti
Abbiamo visto sfilare sete, velluti, materiali di assoluto pregio. Dove prende i tessuti?
Li scelgo nelle fiere e non guardo mai i costi, ricerco sempre il meglio. In genere sono distributori francesi, inglesi ed italiani, ad esempio il velluto di Pontoglio e le lane inglesi di primissima scelta. Utilizzo dei pellami assolutamente sostenibili. La seta mi piace molto perché è duttile e confortevole. Ci sono anche dei dettagli di swarovsky nei bottoni, dei cappotti che danno luce ai capi.
Ci sono anche dei bagliori di lurex nella collezione, come mai?
Mi piaceva l’idea di collegare il lurex con la seta, ero nel mood di una donna che si muove in un contesto urbano. Sono presenti dei tagli sui capi che enfatizzano l’elemento di rottura. Vogliono significare la donna che esce da una gabbia. Il tutto è molto coerente con il concept della collezione. C’è stato un grande studio dell’abbinamento dei capi insieme allo stylist Marco Grisolia.
Quanto coraggio ha avuto nel lasciare la sua professione di avvocato e dedicarsi invece alla moda?
C’è voluta soprattutto tanta determinazione, capacità di resistenza. E’ quasi vent’anni ormai che sono stilista. Mi è costato molto impegno, capacità di adattamento, tanti sacrifici da affrontare. Essendo emotivamente molto giovane, quando incontro un pubblico che ammira le mie creazioni, attingo da ciò linfa vitale per andare avanti.
Morfosis debutta con AltaRoma
Chi ha creduto per la prima volta in lei?
E’ stata proprio AltaRoma, quando nel 2008 arrivai in finale per la quarta edizione della manifestazione Who is on the next?, il talent dedicato allo scouting dei nuovi talenti della moda. Da lì è partito tutto.
Lei ha vestito la star mondiale Madonna, che ricordi ha?
Una mattina vidi in foto Madonna che aveva indossato una mia gonna ed una sciarpa, fui davvero elettrizzata dall’emozione.
Quali saranno i prossimi progetti del brand?
Voglio dare una nuova forma nella presentazione dei capi, che sia coerente con la preziosità delle collezioni. Sto studiando perciò un packaging adeguato, un confezionamento di alto profilo. La cliente acquista un capo che è contemporaneo ma anche classico, non è un prodotto di fast fashion ma si riutilizza negli anni. Tra i miei sogni c’è anche quello di sfilare a Milano.
Una donna che le piacerebbe vestire?
Kasia Smutniak, mi piace molto per la sua estetica, il suo impegno sociale, la sua intelligenza e la sua determinazione. Sarebbe un’autentica testimonial Morfosis.