La Milano Fashion Week di luglio si prepara ad essere in versione digital a causa del coronavirus. Tra le grandi defezioni alla kermesse c’è quella di Giorgio Armani che ha deciso di non partecipare all’evento estivo promosso dalla Camera della Moda. Il Re della Moda presenterà invece a settembre le collezioni Giorgio Armani ed Emporio Armani uomo e donna. Sara l’evoluzione del Covid-19 a decretare se la sfilata si terrà in modalità tradizionale o digitale. La presentazione, invece, della linea Armani Privé sarà posticipata a gennaio 2021. La sede dell’evento non sarà a Parigi, il tempio dell’ haute couture, ma avverrà presso la storica location di Palazzo Orsini in via Borgonuovo, a Milano.
Giorgio Armani riporta l’alta moda a Milano ed invita a rallentare i ritmi delle presentazioni moda
Una decisione storica e un atto di amore verso la città meneghina che ha accolto Giorgio Armani fin dall’inizio degli esordi della sua carriera. Giorgio Armani aveva in precedenza annunciato con una toccante lettera, alla rivista americana WWD, dell’arrivo di nuovi scenari per il mondo della moda, dopo la pandemia. ” Le persone vorranno dei vestiti che durino”, aveva scritto giorni fa Giorgio Armani nella missiva indirizzata al magazine americano. Un invito quindi a rallentare i frenetici ritmi della moda e delle presentazioni fashion. “Il lusso richiede tempo, per essere realizzato e per essere apprezzato”, afferma King George.
Le parole di Giorgio Armani
“Il lusso non può e non deve essere fast. Non ha senso che una mia giacca o un mio tailleur vivano in negozio per tre settimane prima di diventare obsoleti, sostituiti da merce nuova che non è poi troppo diversa. Io non lavoro così, e trovo immorale farlo.
Ho sempre creduto in una idea di eleganza senza tempo, che non è solo un preciso credo estetico, ma anche un atteggiamento nella progettazione e realizzazione dei capi che suggerisce un modo di acquistarli: perché durino.
Per lo stesso motivo, trovo assurdo che in pieno inverno in boutique ci siano i vestito di lino e in estate i cappotti di alpaca, per il semplice motivo che il desiderio d’acquisto va soddisfatto nell’immediato. Chi acquista per mettere in armadio aspettando la stagione giusta? Nessuno o pochi, penso io.
Ma questa, spinta dai department store, è diventata la mentalità dominante. Sbagliata, da cambiare. Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare e riallineare tutto; per disegnare un orizzonte più vero.”
La nuova collezione Armani senza stagione
La collezione di alta moda, che Armani presenterà a Milano, non avrà stagionalità, e prevederà capi adatti all’inverno così come quelli più leggeri per l’estate. A partire dal mese prossimo, le clienti avranno a disposizioni i servizi della sartoria. Ci saranno variegati modelli, attuali e delle precedenti collezioni, che saranno proposti e rivisitati in base ai tessuti scelti e alle modifiche stabilite. Gli abiti saranno presentati su appuntamento, come già avviene nel corso dell’anno in atelier.
Il coronavirus un’opportunità per rivedere l’intero sistema produttivo moda
La crisi, dovuta alla pandemia, si prospetta come una nuova opportunità per Armani e per tutto il sistema moda per ridare valore all’autenticità dei capi, in relazione ad una maggiore attenzione all’individuo e verso tutto l’ecosistema. Lo stilista inoltre afferma che solo se saremo uniti riusciremo ad affrontare l’emergenza. Una lezione importante di vita e di valori offerta proprio da Armani.
Armani, uno stilista unico
Il designer è stato tra i primi ad annunciare la produzione di camici monouso anti Covid-19 per il personale sanitario e ha elargito 2 milioni di euro per sostenere la protezione civile e gli ospedali italiani. Tra questi lo Spallanzani di Roma e gli ospedali milanesi: Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori, e quelli di Piacenza, Bergamo e della Versilia. Generosità, lungimiranza e forte umanità del grande Re della Moda.
Elena Parmegiani