Matteo Bernasconi, 38 anni, noto alpinista del gruppo “Ragni della Grignetta” del CAI (Club Alpino Italiano) di Lecco, ha perso la vita travolto da una valanga. La tragedia si è verificata martedì 12 maggio in Valtellina. Secondo quanto riporta online il TgCom24, Bernasconi, che risiedeva a Como, è stato ucciso dalla massa di neve al Pizzo del Diavolo, ad alta quota, in una vallata alpina fra Ponte in Valtellina e Chiuro (Sondrio).

L’allarme era scattato nella tarda serata del 12 maggio. I soccorritori hanno recuperato il corpo senza vita dell’alpinista comasco poco prima di mezzanotte. Matteo Bernasconi lascia la moglie e un figlio di due anni.

“Ieri il nostro grande Berna (Matteo Bernasconi) ci ha lasciati – è il messaggio scritto sul sito web dei Ragni di Lecco -. In questo momento non abbiamo parole per esprimere il nostro cordoglio. Possiamo solo stringerci in un grande abbraccio alla sua famiglia e a tutti gli amici che hanno avuto l’onore di conoscerlo e di legarsi con lui in montagna”.

Il ritrovamento dell’auto dell’alpinista all’imbocco della valle ha permesso di concentrare le ricerche nel canale della Malgina. Lì il suo corpo senza vita è stato individuato dopo qualche ora. Il recupero della salma è terminato grazie all’intervento dell’elicottero dell’Azienda regionale emergenza urgenza Lombardia, decollato dalla base di Caiolo (Sondrio). Alle ricerche hanno partecipato, oltre ai tecnici del Cnsas con le unità cinofile da valanga, anche i militari del Soccorso alpino della guardia di finanza.