Se giusto qualche anno fa avessero chiesto a un qualsiasi fan di Glee di descrivere con poche parole la serie televisiva, probabilmente avrebbe usato le più felici: amicizia, musica, coralità, riscatto. Oggi quell’esplosione di colori ha lasciato spazio a tinte cupe e un cumulo di scandali e di tragedie, ultima tra le quali quella della scomparsa di Naya Rivera. L’attrice, che interpretava il ruolo di Santana Lopez nello sceneggiato firmato Ryan Murphy, è dispersa dal pomeriggio di ieri, mercoledì 8 luglio 2020, quando si era recata al lago Piru – nello Stato americano della California – per una gita in barca. A bordo dell’imbarcazione è stato trovato solo Josey Hollis Dorsey, figlio dell’attrice di soli 4 anni, con indosso un giubbotto di salvataggio. Si teme che la ragazza, 33 anni, sia annegata.
Gli eventi tragici che hanno coinvolto i membri del cast
La scomparsa di Naya Rivera è solo l’ennesima di una serie di tragedie che hanno visto coinvolti i membri del cast di Glee. In passato altri due attori sono andati incontro a un destino tragico. Il primo è stato Cory Monteith, che nella serie interpretava il ruolo di Finn Hudson. L’attore è stato trovato morto il 13 luglio 2013 in una stanza del Fairmont Pacific Rim di Vancouver. Ad ucciderlo, stando all’autopsia, sono stati un mix di eroina e alcol. Il 30 gennaio del 2018 è stata poi la volta di Mark Salling, Noah Puckerman nello sceneggiato. Il ragazzo è stato trovato morto suicida, a un mese di distanza dal suo arresto per possesso di materiale pedopornografico.
La maledizione di Glee
Inevitabile che, nel corso degli anni, si sia alimentata una voce di una vera e propria maledizione toccata in sorte ai membri del cast di Glee. A questi eventi tragici c’è poi da aggiungere tutto il veleno che, a distanza di anni dalla chiusura della serie, i protagonisti si sono rovesciati addosso l’un l’altro. Indimenticabili, ad esempio, le accuse rivolte a Lea Michele, che nella serie interpretava il ruolo di Rachel Berry. Molti degli attori che hanno lavorato con lei hanno dato vita a una shitstorm nei suoi confronti, accusandola di aver avuto comportamenti oppressivi sul set a danno dei suoi colleghi.