Smart working e coronavirus. Massicciamente introdotto dalle aziende di tutto il mondo come risposta concreta all’emergenza Covid, adesso rischia di diventare permanente. Con annessi costi e benefici. È così, infatti, che Facebook, secondo quanto riporta la Cnn, ha deciso di estendere il lavoro da casa ai propri dipendenti fino al luglio del prossimo anno (nella foto Mark Zuckerberg, cofondatore e amministratore di Facebook).

La casa diventa un ufficio

“Sulla base delle indicazioni degli esperti sanitari e di quelli governativi, stiamo permettendo ai dipendenti di continuare a lavorare volontariamente da casa. Fino al luglio 2021”, ha dichiarato Nneka Norville, portavoce di Facebook. Il colosso di Menlo Park, tra l’altro, ha anche deciso di riconoscere ai dipendenti che lavorano da remoto la somma di mille dollari. Al fine di sostenere le spese relative alla propria “casa-ufficio”.

Google e Twitter sulla stessa strada

Facebook, spiega ancora la Cnn, non è l’unico grande big della tecnologia ad aver intrapreso questa strada. Google ha recentemente esteso la possibilità dello smart working proprio fino al luglio 2021, così come il social di Mark Zuckerberg. E altre aziende, tra cui Twitter, hanno già affermato che i propri dipendenti potrebbero lavorare da remoto a tempo indeterminato.

Verso una scelta permanente

La scelta di Menlo Park, tra l’altro, segue le precedenti indicazioni di Zuckerberg, secondo il quale fino al 50% dei dipendenti dell’azienda potrebbe lavorare da remoto entro i prossimi 5-10 anni. Il ceo di Facebook ha proposto l’idea ai propri collaboratori sia con l’intento di soddisfare i desideri degli stessi, sia come uno sforzo per creare “una prosperità economica più ampia”.

Il caso della Svezia

Tra i Paesi nel mondo che hanno puntato ancora sullo smart working, nonostante la fine del lockdown, c’è stata di recente la Svezia. Dalla Paese scandinavo, nei giorni scorsi, è arrivata la notizia secondo la quale “chi ha la possibilità di lavorare da casa”, è stato incoraggiato a farlo almeno fino all’inizio del 2021. L’incoraggiamento a proseguire questa pratica, hanno spiegato le autorità di Stoccolma, è stato pensato con l’idea di ridurre drasticamente l’uso dei mezzi pubblici. In modo da rendere quanto più sicuro possibile lo spostamento a coloro che sono, invece, obbligati a recarsi di persona sul posto di lavoro.