Cari lettori, questa rubrica è un appuntamento per tutti gli amanti del mondo enogastronomico insieme a Riccardo Arcangeletti, giovane chef classe 1994. La passione per cucina la deve a sua nonna: è tra i suoi fornelli che all’età di 4 anni ha imparato ad amare i profumi ed il buon gusto della cucina italo-marchigiana. Crescendo, questa passione è diventata un vero mestiere, e tra i suoi maestri spiccano nomi come Gualtiero Marchesi, Gianfranco Vissani, Carlo Cracco, Augoust Escoffier. Dopo aver fatto tappa nel lusso a 5 stelle dei migliori hotel in Italia, Svizzera, Parigi, Galizia e Isole Canarie, oggi Riccardo lavora a fianco dello Chef e vincitore di Masterchef 6 Valerio Braschi, un fenomeno pronto ad esplodere.
Cari lettori, come ogni appuntamento cercherò di stupirvi e questa volta farò le cose in grande. Vi siete resi conto che, nonostante tutto, stanno arrivando le feste più attese da grandi e piccini? Il periodo natalizio. E quale modo migliore di augurarvi già buone feste offrendovi dei menu completi per la Vigilia di Natale e per il cenone di Capodanno? Bene iniziamo subito con il menu della Vigilia, l’entrée di tutte le feste: è lui a fare da apripista ai banchetti.
Menu della vigilia di Natale
- Baccalà mantecato in millefoglie di pane carasau e crema di melanzane infornate
- Indivia belga arrostita su riduzione di porto e cannella
- Pacchero in salsa di cavolfiore infornato alle vongole e limone della costiera amalfitana
- Filetto d’ombrina al vapore con julienne di porro saltato
- Ananas alla plancha (arrostito) con zucchero di canna e pepe di Sichuan
- Mini crème brûlée agli agrumi
Menu della vigilia di capodanno
- Rocher di broccolo romanesco e pecorino con maionese al tabasco
- Polpo arrostito su crema di patate e salsa verde
- Spaghettone al ristretto di scampi, arancia e pistacchi
- Ombrina marinata nella soia e scottata, patate schiacciate e salsa dolce alla mela
- Ventresca di tonno, sciroppo d’acero e lenticchie croccanti
Due consigli importanti: il primo è quello di non abbattersi. Festeggiamo il Natale e le feste anche se non potremo stare molto uniti, ma non uccidiamo la tradizione. Il secondo consiglio riguarda invece la cottura del polpo: so che ogni volta avete dei dubbi. Ecco come lo cucino io a casa:
La cottura del polpo: come cucinarlo in casa
Portate a bollore una pila d’acqua, immergete il polpo e fatelo cuocere in base alla pezzatura.PO
Sappiate che per 1 kg io lo lascio a cuocere 45 minuti, poi lo tolgo dal fuoco e lo faccio freddare nella sua acqua, così che le fibre del polpo si riprendano l’acqua in raffreddamento fino a diventare tenero.
Cosa succede se lo tolgo dalla pentola e quindi lo faccio raffreddare senza la sua acqua? Diventa duro come una gomma, quindi mi raccomando! Ora andiamo a vedere 2 ricette che vi ho elencato nei menu di Natale e Capodanno.
RICETTA – Pacchero in salsa di cavolfiore infornato alle vongole e limone della costiera amalfitana
Ingredienti x2 persone
- Paccheri trafilati al bronzo lenta essiccazione 200 g
- Cavolfiore bianco ½
- Vongole veraci 2 etti
- Limone con scorza edibile 1
- Olio evo
- Aglio 1 spicchio
- Peperoncino fresco ½
- Prezzemolo 1 mazzetto
- Procediamo con il cuocere il cavolfiore nella stagnola, con mezzo spicchio d’aglio e mezzo peperoncino, olio e sale
- Infornare e cuocere a 200 gradi per circa 30 minuti
- Una volta cotto, frullare il tutto senza l’aglio e peperoncino, e poi mettere da parte
- Vongole! Sbatterle per controllare eventuali residui di sabbia, e cuocerle a padellino rovente con olio e qualche gambo di prezzemolo: una volta aperte tutte, spegnere il fuoco.
- Per la scorza del limone dovremo procurarci una Microplane essenziale per le scorze degli agrumi: grattiamo il nostro limone e lo mettiamo da parte
- A questo punto con una pila di acqua che bolle cuociamo i nostri paccheri, e scoliamoli nella pentola con le vongole e l’acqua di vongole. Aggiungiamo la crema di cavolfiore: basteranno 3 cucchiai
- Portare a cottura il pacchero, assaggiare di sale e una volta impiattato andiamo a mettere sopra la scorza del limone fresco.
Ombrina marinata nella soia e scottata, patate schiacciate e salsa dolce alla mela
Ingredienti x 2 persone
- Ombrina freschissima 300 grammi (filetto pulito)
- Soia senza sale 500ml
- Patate rosse 2 medie
- Mela 1 renetta
- Pepe
- Miele millefiori
- Olio evo
- Cannella 1 pizzico
- Iniziamo con il pulire l’ombrina da eventuali residui di spine o squame. Per questa ricetta terremmo la pelle, poi in un contenitore o ciotola mettere la soia e lasciarci in ammollo l’ombrina per 6 ore
- In un pentolino mettere la mela tagliata a cubettini piccoli, e farla cuocere con 3 cucchiai d’acqua e 2 cucchiai di miele a fuoco lentissimo
- Aggiungere un pizzico di cannella e un pizzico di sale: una volta che notiamo che la mela si è ridotta in purea, frulliamola e cerchiamo di aggiungere acqua se la consistenza è troppo viscosa, deve essere una sorta di salsa
- Bollire le patate, schiacciarle e montarle in una ciotola con olio. Aiutatevi con una forchetta, mi raccomando non esagerate
- A questo punto padella fumante e scottiamo la nostra ombrina solo su 2 lati. Per l’impiattamento ponete la patata al centro del piatto e poggiateci sopra il filetto; poi a finire la salsa di mela ed un pizzico spolverato di pepe sul pesce. Buon appettito!