Banksy: la sua stampa “Pulp Fiction” venduta a 125mila sterline

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Pulp Fiction di Banksy è stata venduta per 125 mila sterline: un ottimo risultato per una stampa. L’opera, inserita recentemente nel lotto By Collectors for Collectors, è stata messa all’asta sulla piattaforma on-line di Tate Ward. Quest’ultima è una casa d’aste piuttosto anticonvenzionale che tratta sia Street e Contemporary Art, sia vini, distillati e liquori. Tra le altre opere in asta dello stesso lotto, spiccano i nomi di Damien Hirst, Tracey Emin, Cy Twombly, Gerhard Richter e Louise Bourgeois. Tutto ciò è avvenuto a soltanto un mese dalla vendita di un’altra opera di Banksy, Thrower, sempre dalla TateWard, per oltre 200 mila dollari registrando così un record per una stampa.

LA STORIA

Pulp Fiction si rifà all’omonimo capolavoro cinematografico di Quentin Tarantino, interpretato – tra i vari attori – da John Travolta e Samuel L. Jackson rispettivamente nei panni di Vincent Vega e Jules Winnifield. L’opera di Banksy è apparsa per la prima volta nel 2002 su un muro in prossimità di una fermata della metropolitana di Londra, in Old Street. Dal 2007 però il graffito è stato coperto da Transport for London, l’ente responsabile dei trasporti pubblici della capitale inglese. Poco dopo qualcuno lasciò una scritta indirizzata al misterioso artista più famoso al mondo: “come back”. Così, dopo pochi mesi, Bansky tornò a realizzare su quel muro la stessa opera, ma con una modifica sostanziale: anziché una pistola, Vega e Winnifield impugnano due banane. Un gesto ironico che invita a posare le armi, per lasciare spazio piuttosto ad un gioco in grado di strappare un sorriso.

Leggi anche: https://velvetmag.it/2020/12/13/marinella-senatore-palazzo-strozzi-celebro-la-tradizione-intervista/ 

Manuela Valentini

Arte&Cultura Manuela Valentini lavora tra Roma e Bologna. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Bologna, è curatrice indipendente di mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Tra i vari progetti realizzati, si ricorda New Future – una collettiva promossa da Visioni Future, MAMbo e BJCEM – durante la quale sono stati presentati i lavori di tredici artisti visivi selezionati al W.E.Y.A World Event Young Artist di Nottingham. Ha inoltre curato un focus a proposito dell’arte giovane italiana in occasione di Mediterranea 16, la sedicesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo. Infine, nel 2014 ha portato un’installazione di Marcos Lutyens in esposizione al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Iscritta all’ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, si è occupata di due rubriche (Ritratto del curatore da giovane e L’altra metà dell’arte) per Exibart – per cui continua a scrivere – ma l’esordio in ambito giornalistico è avvenuto nel 2010 sulle pagine culturali de Il Resto del Carlino.

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