Coppa Italia, sarà semifinale fra Juve e Inter, dopo che i bianconeri hanno liquidato la Spal per 4-0. Oltre a Ronaldo, non convocato, Andre a Pirlo ha tenuto fuori Szczesny, Danilo, Bonucci, Chiellini, McKennie, Cuadrado, Arthur e Bentancur. Alla squadra bianconera sono bastate le reti al 16′ di Morata, su rigore, al 33′ di Frabotta, al 78′ di Kulusevski e al 94′ di Chiesa. Così la Juventus ha conquistato la terza vittoria consecutiva e la semifinale della Coppa nazionale.

Napoli, non puoi sbagliare

A Napoli, intanto, sono ore concitate. Nel pieno di una bufera che lo ha colto dopo gli ultimi insuccessi della sua squadra, Rino Gattuso serra le fila. Il patron Aurelio de Laurentiis ha confermato il tecnico di fronte ai giocatori. In questo modo ha invitato tutto il gruppo ad assumersi le proprie responsabilità. I quarti di Coppa Italia contro lo Spezia, squadra che ha di fatto aperto la crisi azzurra in campionato, diventano un appuntamento cruciale, stasera 28 gennaio. Innanzitutto perché il Napoli, detentore del trofeo, è chiamato a difenderlo almeno fino agli scontri diretti. Vale a dire che gli azzurri sono “obbligati” ad arrivare in semifinale. Dentro o fuori, quindi, ma con un margine d’errore che non esiste, di fatto.

Mister e squadra a rischio

E contro i liguri Rino tornerà al passato riesumando il 4-3-3 che sembrava ormai sorpassato dal più moderno 4-2-3-1. Se gira tutto bene il Napoli diventa inarrestabile. Se invece la giornata è storta il gruppo di Gattuso può perdere contro chiunque. Purtroppo ne sono prova le sei sconfitte incassate in campionato. Da questa sera si può dire che cominci la vera stagione del Napoli. Non si può più sbagliare. Il conto, altrimenti, potrebbe essere salato per tutti. E non solo per Rino Gattuso.

La Fiorentina e il suo “bad boy”

“Tornerò a essere un bad boy ma solo in campo”. È la promessa che Aleksandr “Sasha” Kokorin fa ai tifosi della Fiorentina. L’attaccante russo è arrivato in viola dallo Spartak Mosca a titolo definitivo. Kokorin è però famoso per alcune vicende extracalcistiche, compreso un anno di carcere per aver aggredito un funzionario del governo russo. “Ho fatto dei brutti errori in passato per cui ho pagato tantissimo, è stata davvero dura – ha dichiarato durante la presentazione a Firenze -. Questo mi ha portato a promettere a me stesso e alla mia famiglia di non commetterli più. Ho chiuso una pagina in patria, ne apro una nuova in un altro Paese, come una nuova persona”. E ancora: “Sono stato felice delle belle parole che hanno detto sul mio conto due guru del calcio italiano come Fabio Capello e Roberto Mancini che ho avuto l’onore e la fortuna di avere come ct e come allenatore. Le loro referenze mi hanno riempito d’orgoglio e ringrazio entrambi per aver parlato bene delle mie qualità”.