Al via la mostra Géométrie flexible di Giangaetano Patanè alla Galleria NM di Monaco
La prima personale dell'artista romano a Montecarlo
La Galleria NM di Montecarlo inaugura la stagione espositiva 2021 con la prima personale di Giangaetano Patané nel Principato di Monaco: la mostra Géométrie flexible. L’artista nasce a Roma nel 1968, ma si specializza all’Accademia di Belle Arti di Edimburgo. A soli 28 anni realizza una scultura bronzea in permanenza nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli a Roma. Nel 2000 e nel 2002 è vincitore di borse di studio che lo portano rispettivamente in Sydney e a Colonia. Nel 2013 entra nella collezione del museo di Arte Contemporanea Bilotti Ruggi d’Aragona. Attualmente risiede a Roma all’Ex -Pastificio Cerere. La produzione artistica di Patané si sviluppa in egual modo, in maniera armoniosa, tra la pittura, la scultura e il disegno.
La mostra Géométrie flexible esplora il dialogo interiore e l’inconscio
L’esposizione presenta una selezione di opere in cui le differenti tecniche si compenetrano perfettamente richiamandosi l’un l’altra. Si segue una poetica rivolta alla dimensione intima delle relazioni personali. Le opere esplorano il dialogo tra il sé e l’altro e la rappresentazione dell’inconscio. La mostra Géométrie flexible comprende alcuni lavori chiave della produzione figurativa e conduce lo spettatore fino alle opere degli ultimi anni in cui l’artista si è spostato ad un approccio più astratto dove la presenza umana è diventata ermetica. L’esistenza ha assunto forme originali arricchite da interventi tridimensionali e scultorei sulla superficie pittorica. L’artista scrive al proposito: “Nei miei quadri c’è una ricerca rivolta alla rappresentazione del fluttuante. Mai angoli, mai linee rette, mai compasso; anzi le forme ivi rappresentate sono reazionarie rispetto alle regole conosciute. Sono linee prodotte da gesti umani, imprecisi, incalcolabili che formano immagini nuove, mai viste prima. Esse appartengono all’ambito della geometria non-euclidea”.
La Galleria NM Contemporary nasce a Monaco con un nobile scopo: rappresentare all’estero l’arte contemporanea italiana, sia emergente che consolidata
La scelta del nome NM deriva dal nanometro, corrisponde a un miliardesimo di metro, è l’unità di misura del microcosmo, serve anche per definire le lunghezza d’onda dei colori delle regioni visibili, dai 400 ai 700 nm. Al di sotto ci sono gli infrarossi, sopra l’ultravioletto, il mondo intero invisibile per noi.
I fondatori della NM Contemporary sono Clara Pacifico Natoli e Stephane Mascarenhas, galleristi già attivi da diversi anni a Montecarlo. La galleria moderna punta su artisti emergenti, cercando di valorizzare il loro talento al meglio e soprattutto creando loro delle relazioni con colleghi attivi sia nel territorio franco-monegasco che straniero. Lo scorso dicembre ha esposto alla NM anche Pietro Ruffo. Il talentuoso artista romano chiamato da Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Dior, a collaborare per la sfilata Dior Cruise 2021, che si è svolta lo scorso luglio per la prima volta in Italia, a Lecce.
La mostra Géométrie flexible sarà visitabile fino al 15 marzo 2021
Giangaetano Patané, prima di presentare la sua arte a Montecarlo, ha esposto in numerose istituzioni romane quali la Fondazione Memmo, il Chiostro del Bramante, il Museo di Castel Sant’Angelo, il Credit Suisse, la BNL-Paribas della cui collezione fa parte con diversi lavori. Ma anche alla Galleria Nazionale d’arte Moderna, alla Fondazione Ducci e alla Fondazione Bilotti. Si ricordano anche le mostre agli istituti Italiani di Cultura di Berlino e Vienna e alle Prigioni Nuove di Venezia.
Hanno scritto sul suo lavoro autorevoli nomi quali: Claudio Strinati, Elena del Drago, Duccio Trombadori, Camilla Furia Corsi, Paola Montefoschi, Claudia Quittieri, Simone Vricella, Paola Magni, Francesca Profili, Arnaldo Romani Brizzi, Enzo Bilardello, Tommaso Strinati, Maria Antonietta Picone Petrusa, Sergio Rossi, Thomas Wulffen, Maurizio Collacciani, Danilo Maestosi, Nica Fiori, Mario Padovan, Antonia Bonomi, Stefania Marignetti, Deborah Marchioro, Manuela Mattei, Silvana Giabbani, E.D.M. , Massimo Guastella. Nel 2019 la CCTV (Chinese National NetWork) ha prodotto il documentario “From Xi’an to Rome”, selezionando lo studio dell’artista tra i luoghi più interessanti da visitare in una sorta di “Grand Tour” di Roma. La mostra Géométrie flexible è visitabile alla NM Contemporary 17, Rue de la Turbie, Monaco.
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