Attesa per il varo del nuovo decreto legge anti Covid. Nel pomeriggio di oggi 31 marzo la discussione in Consiglio dei ministri. Si lavora a un meccanismo che potrebbe consentire un margine per le aperture intorno al 20 aprile per le regioni che abbiano dati di contagi particolarmente bassi. Dal canto suo la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, annuncia: “Col mese di maggio vaccini ai più giovani”.
Riaperture e scuola
Secondo quanto trapela da Palazzo Chigi non dovrebbe esserci un automatismo per gli allentamenti. E il decreto dovrebbe escludere per tutto il mese di aprile la zona gialla. I temi forti in discussione sono, fra gli altri, l’obbligo di vaccinarsi non solo per i medici a stretto contatto con i malati ma per tutto il personale che lavora in strutture sanitarie. E ancora: viaggi blindati a Pasqua, con quarantena obbligatoria al rientro per tutti gli italiani che decideranno di passare le vacanze in un altro paese europeo. Niente zone gialle e stop agli spostamenti tra le regioni, coprifuoco alle 22. Ritorno a scuola in zona rossa, via libera ai concorsi pubblici, verifica a metà aprile per valutare l’eventuale allentamento delle misure.
Sanitari no vax
Non è ancora chiaro se per le vaccinazioni obbligatorie ai sanitari ci sarà un decreto ad hoc. O se le norme in questione (a cui ha lavorato in primo luogo la ministra della Giustizia Marta Cartabia) troveranno posto nel decreto legge contenente le misure anti-contagio. Probabilmente la norma non arriverà a prevedere il licenziamento per chi rifiuta il vaccino. Ma potrebbe introdurre l’interdizione dalle mansioni o lo spostamento in aree o uffici per evitare il contatto diretto dei no vax con i pazienti.
“Un’estate più sicura”
Si guarda, in prospettiva, alla prossima estate. “Sarà in sicurezza con i più giovani vaccinati” dice al Messaggero la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. In vista della Pasqua la titolare del Viminale ha indetto per domani 1 aprile un Comitato per l’ordine e la sicurezza. Obiettivo: pianificare “controlli rigorosi”, mantenendo, comunque, “un profondo senso di umanità”. Lamorgese è consapevole che “cresce, soprattutto tra i ragazzi, un senso di stanchezza e di mancanza di fiducia per il futuro. Ma non è il momento di abbassare la guardia, perché i progressi registrati dalla campagna per i vaccini fanno finalmente intravvedere un orizzonte diverso che ci consentirà di tornare gradualmente alla normalità”.