Il principe Harry è stato spesso al centro della scena negli ultimi mesi, soprattutto a causa dei rapporti poco pacifici che intercorrono con la Famiglia Reale inglese. Di ben altro tipo sarebbero, però, i rapporti con i suoi vicini di casa: Katy Perry ed Orlando Bloom. Secondo le affermazioni dello stesso principe, infatti, la coppia li avrebbe accolti benissimo e tra loro sarebbe nata una profonda amicizia.

Principe Harry e Orlando Bloom: l’amicizia nata per i paparazzi

Durante un’intervista con il conduttore statunitense Dax Shepard, il principe Harry ha parlato della sua amicizia con Orlando Bloom. Il marito di Meghan Markle ha rivelato che spesso comunicano per difendersi dai paparazzi. Orlando Bloom e Katy Perry, infatti, si sono trasferiti a Montecito nella stessa zona in cui vivono i Sussex, e tra le due famiglie è nata subito l’amicizia. Descrivendo nel dettaglio fino a che punto si spingono talvolta i paparazzi per assicurarsi lo scatto perfetto, il secondogenito del principe Carlo ha detto: “Due giorni fa Orlando Bloom mi ha inviato un messaggio perché abita proprio in fondo alla strada e ci teniamo in contatto a causa dei paparazzi”. Secondo il suo racconto, infatti, un fotografo si era posizionato all’interno di un camioncino per scattare delle foto alla coppia e al piccolo Archie.

Katy Perry vicina a Meghan Markle nella gravidanza

Il principe Harry ha voluto parlare nel dettaglio della sua amicizia coi nuovi vicini di casa, mostrando tutta la sua gratitudine nei loro confronti. Sembrerebbe proprio che Katy Perry sia stata molto vicina a Meghan Markle nel corso della sua gravidanza, e in modo particolare dopo le critiche ricevute per l’intervista ad Oprah Winfrey. Dopo la Megxit e l’allontanamento dalla Corona inglese, i Sussex hanno avuto molte difficoltà nel trovare amici e persone di cui fidarsi. Anche Los Angeles, la città in cui speravano di ritrovare la serenità e la privacy, si è rivelata essere piena di fotografi alla ricerca di notizie. Nonostante tutto, però, il principe Harry ha ammesso, nel corso della stessa intervista, di “sentirsi più libero”.

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