Musica

Bob Dylan compie 80 anni: quando la musica è da Nobel

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Oggi non è un giorno qualunque per la musica internazionale. Il 24 maggio, infatti, si festeggia uno dei personaggi più influenti di questa splendida arte, capace di rivoluzionare completamente i canoni di quelli che erano i suoi tempi e, con il passare degli anni, di scrivere letteralmente la storia. Ci riferiamo ovviamente a Bob Dylan, nome d’arte di Robert Allen Zimmerman, artista poliedrico nato nel 1941 in Minnesota, Stati Uniti. Senza molti dubbi o contestazioni, stiamo parlando del cantautore più celebre di sempre, nonché di colui che è stato ispirazione per i musicisti tutti nell’arco della sua sessantennale carriera.

Oggi Bob Dylan compie la bellezza di 80 anni e, seppur tormentato da una forma di artrite piuttosto acuta che gli impedisce di impugnare la chitarra, la sua verve è ancora quella di un ragazzino. Basti pensare alla sua ultima pubblicazione discografica, intitolata “Rough and Rowdy Ways“. Questa è uscita meno di un anno fa, ossia il 19 giugno 2020. Ma ridurre il talento di quest’uomo alla sola musica sarebbe un’ingiustizia clamorosa. Bob Dylan si è infatti sempre mostrato artista poliedrico, capace di spiccare in una moltitudine di arti tra cui la poesia, la pittura, la scultura e addirittura la conduzione radiofonica.

Bob Dylan: Il “menestrello” che non invecchia mai

D’altronde, nonostante la musica continui a cambiare e ad evolversi, nulla sarebbe come lo conosciamo senza il talento e l’influenza di Bob Dylan. Fu lui infatti negli anni ’60 ad inventare il folk rock, una commistione tra la musica acustica popolare americana e le sonorità graffianti della chitarra elettrica. Autore di alcuni tra i pezzi più belli di sempre come HurricaneBlowing in the wind Like a rolling stone, gode da ormai diversi decenni della fama di “mostro sacro” della musica moderna.

A contraddistinguerlo rispetto alla maggior parte degli autori che con gli anni hanno assunto il ruolo di “faro”, ci sono i riconoscimenti. Se infatti tale onore ha raggiunto Jimi Hendrix e Janis Joplin (solo per fare due esempi) successivamente alla morte, per Bob Dylan non vale il medesimo discorso. In effetti 10 Grammy, un Golden Globe, un Oscar, un Pulitzer e addirittura un Nobel per la letteratura non sono certamente cosa da poco. Perché, oltre a circa 125 milioni di copie vendute in tutto il globo, Bob Dylan è stato capace di: “Creare nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”. Non qualcosa da poco insomma. Tantissimi auguri al “menestrello del rock”!

 

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Guglielmo Allochis

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