“La passione non si può descrivere, si può solo vivere”, affermava Enzo Ferrari. Un diktat che accompagna il Cavallino Rampante fin da sempre e che ha spinto la Casa di Maranello ad intraprendere progetti sempre più diversificati seppur rimanendo ben ancorati al core business delle supercar. Si è passati in questi ultimi anni con nonchalance dai Musei Ferrari alle boutique monomarca. Ma anche dall’e-commerce, alla ristorazione con lo chef Massimo Bottura resident al Ristorante Cavallino di Maranello. Ora si punta ancora più in alto e Ferrari debutta nella moda. Prende vita la linea di abbigliamento Ferrari Style per la donna e per l’uomo con l’iconico cavallino. Questo nuova avventura fa parte dell’ambizioso progetto “3 F – Fashion, Food, Furniture” che identifica il brand come ambasciatore indiscusso della cultura italiana nel mondo.
La Ferrari debutta nell’alta moda e si candida a diventare un brand del lusso a 360 gradi
In passerella, a Maranello, sfila la prima collezione firmata dal nuovo direttore creativo trentasettenne Rocco Iannone, ex designer di Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Paul Zileri. “Progettare una Ferrari è come disegnare un abito. La grande differenza sono i materiali“, afferma Iannone. Appaiono sul catwalk parka femminili e maschili, camicie, vestiti in tweed di seta stampata utilizzata anche per le camicie da donna. Non mancano le stampe pop, le borse over e le scarpe. Incedono grintosissime le top Mariacarla Boscono e Natalia Vodjanova. Inutile dire come il Rosso Ferrari e una particolare tonalità di giallo, battezza Giallo Modena, siano i colori predominanti in passerella. La collezione comprende anche una linea per bambini. Le stampe dei tessuti sono stratte dall’archivio Ferrari e da copertine di magazine degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta.
Il commento di John Elkann, Presidente Ferrari: “Ferrari vuole essere protagonista”
“Ferrari vuole essere protagonista nel sostenere l’eccellenza e la migliore creatività italiana. Oggi la sfilata di moda in fabbrica, l’apertura del negozio Ferrari e del ristorante Cavallino a Maranello sono il segno di un’Italia forte e ottimista pronta per crescere e rinnovarsi”. Tra i presenti all’esclusivo defilè, svoltosi nel mitico reparto V12, quello dei motori a dodici cilindri, c’erano Lavinia Elkann, i piloti della Scuderia Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz con il direttore sportivo Mattia Binotto, il presidente della Camera Moda Carlo Capasa, l’imprenditore Federico Marchetti, lo chef Massimo Bottura. I capi seguono le caratteristiche ergonomiche dei modelli auto, con uno sguardo attento sulla sostenibilità come nel caso del parka giallo e rosso, creato interamente grazie a plastiche riciclate e a sua volta riciclabile, o dei pellami della collezione che nascono in una filiera certificata cruelty free.
Il logo iconico, quello del cavallino rampante, svetta su ogni capo, come è giusto che sia d’altronde. A dare valore è il marchio del Cavallino, ma niente a che vedere con il merchandising da Gran Premio come i classici cappellini e le magliette. I capi saranno venduti on line e in boutique dedicate a Maranello, Roma, Milano, Los Angeles e Miami, dove uno studio di designer sta ristrutturando i negozi. In Cina, invece, è prevista l’apertura dello shop per il 2022.
Ferrari debutta nella moda grazie a tessuti green e riciclati, a uno stile genderfluid che va dagli abiti agli accessori
Il brand ha in previsione di fare un solo show all’anno, senza stagionalità. Gestito da un team creato ad hoc, guidato da Nicola Boari, il progetto di diversificazione di Ferrari nasce per accrescere il valore del brand creando oggetti esclusivi e generando nuovo valore economico. “Dobbiamo passare dall’essere un marchio in licenza a un lifestyle brand”, ha spiegato Boari.
L’obiettivo è quello di contribuire ad incrementare 10% della redditività della casa di Maranello in un lasso temporale che va dai sette ai dieci anni. Il nuovo business Ferrari è un nuovo tassello della strategia di Exor, la holding della famiglia Agnelli, che punta ad avere un ruolo da protagonista nel mondo della moda, come dimostrano l’investimento con Hermes nella cinese Shang Xia e l’acquisto del 24% di Christian Louboutin. Di grande importanza anche l’apertura in questi giorni del ristorante Cavallino di Maranello, grazie alla collaborazione con Massimo Bottura e l’architetto India Mahdavi. Un’ulteriore espressione della passione e dell’eccellenza indiscussa del brand.
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