E’ una festa dedicata alla gioia e all’ottimismo intrisa di un tripudio di luminarie monumentali e scenografiche, come quelle che illuminano i paesi del Sud nel giorno della festa del Santo Patrono, il set che incornicia gli abiti intrisi di cristalli e pietre colorate. Va in scena così al Metropol di Milano l’ultima fatica firmata da Domenico Dolce e Stefano Gabbana.

Il duo creativo propone in passerella un inno all’Italia e alla spensieratezza perché in fondo: “La moda è emozione e condivisione – affermano gli stilisti – un modo per stare e ricominciare insieme”. La collezione Dolce & Gabbana Light Terapy,  presentata con una sfilata live, è ispirata alla luce e alla voglia di tornare a vivere. “In uscita da questo tormentone volevamo dare un messaggio di allegria, di spensieratezza. Vogliamo celebrare la vita e il desiderio di andare avanti. La collezione è un inno alla festa e tornare a sfilare è stata una festa”, dichiarano i designers.

Dolce & Gabbana “Light Terapy”: 95 look all’insegna dell’entusiasmo

La collezione uomo Primavera/Estate 2022 Dolce & Gabbana “Light Terapy” ricorda nello spirito e nei decori la sfilata presentata dai celebri creativi ben ventun anni fa. All’epoca la proposta moda era caratterizzata da jeans strappati, giacche coperte da cristalli, costumi che lasciavano poco spazio all’immaginazione. Era la celebrazione di una maschio curato, edonista, consapevole, perfettamente incarnato da David Beckham, pioniere e icona dell’edonismo maschile. Il cosiddetto uomo metrosexual. Oggi però, a differenza di allora, spiegano gli stilisti non ci si scandalizza più di certi outfit perché i gusti sono mutati. Ed è una fluidità, spiegano, che porta con nonchalanche a far mettere agli uomini lo smalto nero sulle dita di mani e piedi senza più indurre turbamento nelle coscienze. “Perché la nuova generazione non si interroga sulla fluidità o altro. L’intolleranza ci sarà sempre, ma non per questo il cambiamento va fermato”, chiosano Dolce & Gabbana.

I look maschili: dai jeans ricamati a vita bassa a giacche colme di cristalli e canottiere di rete indossate sotto le camicie di pizzo

Compaiono i completi gessati o neri, le t-shirt con scollo a V che non apparivano nelle collezione della Maison da più di quindici anni. Ed ancora le fantasie animalier amalgamate al broccato, i leggings, i cappelli da pescatore, i celebri rosari neri al collo. I cento modelli, che incedono il catwalk della sfilata Dolce & Gabbana Light Terapy, sono per l’80% italiani, ma hanno tratti e colore di pelle di ogni tipologia. Era da febbraio 2020, quando Milano ospitò l’ultima fashion week prima dell’inizio della pandemia, che Dolce & Gabbana non sfilavano nella consueta location di loro proprietà, l’ex cinema Metropol di viale Piave.

Lo scorso luglio infatti il défilé si era tenuto nei giardini dell’Humanitas di Milano. L’Istituto di ricerca che era stato finanziato dagli stessi stilisti per la ricerca sul Covid-19. Lo scorso settembre, invece, i creativi avevano scelto di presentare l’alta moda e l’alta sartoria a Firenze, mentre per le ultime due sfilate del prêt-à-porter il format era stato il digitale. Ora però si riparte in grande stile con la sfilata dal vivo nel segno dell’ottimismo e della voglia di tornare a sognare. Con grinta.

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