Sarà un’edizione al femminile quella del Festival di Cannes 2021. La kermesse è giunta al 74° anno e avrà come presidente di giuria Spike Lee. Di recente, l’organizzazione ha informato il pubblico in merito alla giuria che affiancherà il regista afroamericano. Stando ai nomi ufficializzati, si tratterà dunque di un evento “in rosa” che vanterà la presenza di grandi volti femminili dello spettacolo.
Cannes 2021, una giuria al femminile per la 74° edizione: l’annuncio ufficiale
I profili social dell’evento hanno riportato la notizia, ufficializzando di fatto la decisione di Pierre Lescure (Presidente dell’organizzazione) e Thierry Frémaux (Direttore generale). Il Festival di Cannes 2021 avrà dunque una giuria composta, per la maggior parte, da registe e attrici. Le cinque donne chiamate a esprimere il proprio giudizio saranno Mati Diop (regista), Maggie Gyllenhaal (attrice), Mylène Farmer (cantautrice), Jessica Hausner (regista, sceneggiatrice e produttrice) e Mélanie Laurent (regista e cantautrice). Oltre a loro e al già citato Spike Lee, la giuria vedrà tre uomini, ovvero Song Kang-Ho (attore, famoso grazie a Parasite di Bong Joon-ho), Kleber Mendonça Filho (regista, sceneggiatore) e Tahar Rahim (attore).
Come ogni anno, la celebre kermesse, tra gli eventi più patinati per quanto riguarda l’arte cinematografica, avrà luogo presso Palais des Festivals et des Congrès. Rispetto al periodo abituale, tuttavia, slitterà di circa un paio di mesi, svolgendosi nei giorni compresi tra il 6 e il 17 luglio. Inizialmente, infatti, l’evento era previsto dall’11 al 22 maggio, ma il perdurare dell’emergenza sanitaria ne ha compromesso la fattibilità. Ciò ha permesso, al contempo, di organizzarsi in maniera più adeguata. Sul proprio profilo Instagram, l’organizzazione a capo del Festival di Cannes 2021 ha così presentato la giuria, ora finalmente al completo: “Diamo il benvenuto a 5 donne e 3 uomini di 7 diverse nazionalità, provenienti da 5 continenti“. Insomma, le parole che si possono leggere sul profilo Instagram suonano come inno alla pluralità e alla diversità, intese come valore aggiunto.
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