Mentre in Italia molti stanno ancora dibattendo su quanto i Måneskin (non) meritino questo successo internazionale, la band tocca un’altra vetta: su Spotify sono gli artisti italiani più ascoltati al mondo, con oltre 34 milioni di ascoltatori in un mese.
Dopo aver raggiunto il podio della Top 50 Global Chart di Spotify con Beggin’ (pezzo del ’67 firmato The Four Seasons, noto ai più giovani per la versione del 2007 ad opera dei Madcon), i Måneskin sono ufficialmente gli artisti italiani più ascoltati al mondo su Spotify.
Chiamiamo all’appello un po’ di numeri: 34 milioni di riproduzioni su Spotify, 23 dischi di platino e 5 dischi d’oro. 400 milioni di streaming solo per il secondo album della loro discografia, uscito lo scorso marzo, Teatro d’Ira – Vol. I (e non vorrei essere nei loro panni per l’aspettativa che accompagnerà il Vol. 2).
Il boom internazionale con Beggin’ e I Wanna be your slave
C’è chi è riuscito a storcere il naso anche per quel primo posto di Beggin’ nella Global Chart (“se è una cover non vale”: attenti, vi sentiamo mentre cantate senza problemi Città vuota di Mina e Alta Marea di Venditti). Nel frattempo l’uragano Måneskin ha piazzato in classifica mondiale anche I wanna be your slave (che però è inglese: vale?) e Zitti e buoni (per accontentare tutti). E i numeri parlano ancora: sul fronte Uk, per certi versi uno scoglio internazionale più imponente di quello USA, conquistano la #6 e #10 posizione della Singles Chart con due singoli, segnando un record mai, ma proprio mai raggiunto nella storia da una band italiana.
Ancora più curiosi i numeri collezionati in giro per il mondo, dove I wanna be your slave e Zitti e buoni sono a tutti gli effetti inarrestabili. La prima è disco d’oro in Austria, Grecia, Norvegia, Svezia e Turchia. La seconda, con cui la band ha vinto l’Eurovision 2021 accendendo su di sé i fari internazionali, è disco d’oro in Olanda, Norvegia, Svezia, Svizzera e Turchia. Disco di platino anche in Finlandia, Grecia e Polonia, mentre in Russia è addirittura quintuplo disco di platino (e niente: i russi ci hanno proprio perso la testa). Se vi sembra che manchi qualcuno all’appello, tranquilli, perché arriva anche la Malesia, con un disco d’oro per Beggin’, proprio come in Finlandia. Negli ultimi giorni la band ha registrato un’impennata clamorosa anche nella Top 50 di Spotify Australia, Brasile e Perù, dove I wanna be your slave ha conquistato addirittura il podio della Viral 50 e con altri 7 brani occupa parte della restante classifica (con il rischio che i peruviani rubino presto ai russi lo scettro di fan più attivi).
“Run like rollercoasters”
Come sulle montagne russe: I wanna be your slave è il cavallo pazzo dell’album uscito a marzo. E soprattutto, se i Måneskin saranno più di quel fuoco di paglia che molti in Italia gli augurano d’essere (sì, sempre quelli che “il vero rock si sta rivoltando nella tomba”), I wanna be your slave, ancor più della cover di Beggin’, potrebbe rimanere negli anni il loro singolo d’ingresso nel panorama internazionale. Come annunciato sugli account ufficiali della band il video ufficiale del brano uscirà in questi giorni e ci sono tutti i presupposti perché segni un nuovo record.